Roberto Vannicelli, membro della sezione sport del Comitato Tecnico Scientifico, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo. In particolare si è parlato delle opzioni da poter mettere in pratica in caso di positivo al Coronavirus, provando ad escludere la quarantena. Queste le parole di Vannicelli.

Serie A, le ultime sulla quarantena

“La possibile soluzione è fare tamponi molto ravvicinati per tutti gli addetti, al massimo uno ogni 48 ore. In questo modo ci sarà un abbattimento del rischio molto drastico. Un guarito può rientrare in gruppo, anche se non passano 14 giorni, possiamo pensarlo. 

Oltre ai tamponi ravvicinati, si può pensare di allontanare subito il positivo mentre l’intera squadra è sottoposta al tampone: se è negativa, il gioco è fatto. In 96 ore si potrebbe chiudere tutto. Spero che questa soluzione possa essere adottata perché sarebbe un’ottima iniezione di fiducia per una ripresa alla quasi normalità”.

Sulla riapertura degli stadi

“Non c’è possibilità di una riapertura totale prima della fine di questa stagione. Forse solo per un numero molto ristretto: in uno stadio di 30mila, magari potrà entrarne un terzo”.

San Siro durante Milan-Genoa a porte chiuse (Getty Images)