Della Roma capolista in Serie A, uno dei calciatori che di sicuro è riuscito a portare a casa un avvio di stagione positivo, è sicuramente Manu Koné: centrocampista valido, dai piedi buoni e ottime capacità di interdizione, il francese ha conquistata la piazza giallorossa con il passare delle settimane. 

Ora, dal ritiro della Francia, lo stesso Koné ha parlato del suo passato, di quanto sia stato difficile emergere a causa della sua timidezza e di altri aspetti legati non soltanto al suo carattere.

Roma, la rivelazione di Koné

Il centrocampista della Roma ha parlato ai media francesi dal ritiro della nazionale, con la quale giocherà i prossimi match contro Ucraina e Azerbaigian. 

"Con il passare del tempo si è iniziato a parlare di me, ma inizialmente non mi notava nessuno a causa della mia timidezza. Ero sempre nell'ombra, quindi dovevo mettermi alla prova e far capire alle persone che c'ero anche io in campo. Sapevo di non essere il perno della squadra e che avrei dovuto sempre lavorare. Non sono mai stato sotto i riflettori, ero sempre dietro le quinte. Nessuno diceva: 'Ah, in quella squadra c'è Koné'. Quindi ho sempre dovuto dimostrare il mio valore".

Che tipo di giocatore sei? 

"Mi piace correre, difendere e dare tutto per la squadra. La gente mi vede maggiormente come un centrocampista difensivo, ma non vedono il mio lato offensivo, che è abbastanza buono. Penso di avere una buona tecnica sotto pressione, inoltre so portare il pallone dalla difesa all'attacco. Il problema è che non calcio così bene (ride, ndr), ma con il tempo migliorerò anche sotto questo aspetto. Non voglio dire di essere un calciatore completo, ma so fare un po' di tutto".