Al lavoro, costantemente, con la cordata di imprenditori che starebbero per acquisire il suo Palermo (la fumata bianca potrebbe arrivare a inizio 2017), Maurizio Zamparini parla del momento, non solo societario, rosanero. Queste alcune delle su dichiarazioni, in merito, a Trm, riportate dal Giornale di Sicilia.

LA CESSIONE DEL PALERMO - "Ho detto al gruppo cinese che con 150 milioni sul mercato possiamo competere per la Champions, con 50 per la Uefa e con 10 per la salvezza. Con loro l’operazione è in corso, ci sono già i numeri e stiamo mettendo dei paletti. Il Palermo in questo momento è l’operazione principale in piedi con loro, ma non sono sicuro al 100% che vada in porto. Spero di sì perché non ne posso più di questo carrozzone“.

IL RAPPORTO COI TIFOSI - "Ho avuto molto più rispetto dei palermitani, ho dato tanto a questa squadra senza chiedere niente. Forse c'è chi pensa che debba ringraziare qualcuno, ma sono i palermitani a dover ringraziare me. Io non sono palermitano ed essere palermitani deve essere una carica d’orgoglio per la storia e la cultura di questa città. Ad un certo momento, però, non basta essere palermitani. Se non trovo successioni, come a Venezia, so come si finisce. E io non voglio che il Palermo faccia la fine del Venezia. Questa società ha un bilancio sano, se un gruppo di palermitani vuole farsi avanti e rischiare io sono pronto. Io voglio bene ai tifosi del Palermo, ma non possono solo pretendere. Oggi non ho più i milioni da mettere come in passato. Il rapporto, però, non è mai stato conflittuale: il 99% dei palermitani mi ringrazia e mi stringe la mano. L’1% è quello che finisce sui giornali. Il 99% dei palermitani mi ama e io sono felice, perché voglio bene a loro. La Palermo vera è quella calorosa che mi accoglie in città. Palermo è civilissima, a Cassano ho detto che non conosce la città quando ha rifiutato di venire. La vera Palermo non è la gente che ha tirato le bombe allo stadio quando l’hanno chiuso per una giornata”.