Dopo tre giornate di squalifica (una la scorsa stagione, due quest'anno), è pronto a riprendersi in mano il centrocampo della Fiorentina Jordan Veretout. Al Corriere Fiorentino il francese ha espresso il suo sollievo: "Durissima restare fuori,  guardare i compagni dalla tribuna mi ha dato fastidio, anche perché ormai per me sono passati quattro mesi dall'ultima partita ufficiale. Non vedo l’ora di scendere in campo".

Veretout arriva da una stagione molto positiva e ringrazia Pioli: "Se ho fatto così bene l’anno scorso è perché il mister mi ha messo nelle condizioni migliori per esprimermi e se continuo a migliorare ogni giorno è grazie a lui".

Quest'anno potrebbe diventare ancora più centrale nella manovra: "Mi piace moltissimo fare il regista. Certo ancora devo ancora imparare e dovendo stare un po’ più indietro potrei segnare meno, ma è altrettanto vero che giocando in quella posizione tocco tantissimi palloni e questo mi piace".

A fare i gol ci pensa Benassi: "Non sono sorpreso per niente. È un giocatore fondamentale per noi, Marco dà un grandissimo contributo sia quando dobbiamo difenderci sia in fase offensiva e tutti noi conosciamo la sua grande attitudine sotto porta. Non a caso è stato convocato in Nazionale". 

Il leader è il gruppo: "Non mi sento un calciatore più importante di altri. Il leader è la squadra, il gruppo. Una cosa deve essere sempre presente nella nostra testa: si può anche perdere, ma mai senza aver lasciato sul campo fino all'ultima goccia di sudore. Astori era un leader vero, aveva qualcosa in più, era diverso. Ora quel ruolo lo ha raccolto Pezzella, ma Davide non è rimpiazzabile". 

Sul paragone con l'interista Nainggolan: "Io sono Veretout, lui è Nainggolan".