A tutto Stefano Pioli. Confermato a sorpresa sulla panchina del Milan, il tecnico rossonero ha parlato ai microfoni della "Repubblica", iniziando proprio dal rinnovo di contratto arrivato poche settimane fa: "I miei genitori mi hanno insegnato a dare il massimo a testa alta, senza guardare troppo avanti. L’ad Gazidis e il fondo Elliott sono stati di parola: mi avevano detto che sarei stato giudicato alla fine. Non aveva senso, né era il mio obiettivo, perdere energie in cose che non potevo controllare".
Pioli su Ibra: "Deve restare con noi"
"In una stagione non tutto fila liscio. Ma lui rende tutto facile. È sbagliato riferirsi all’età, è un professionista al 100%. Ha insegnato ai giovani la serietà, la competitività in ogni singolo allenamento. È il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Sono segnali fortissimi. Zlatan ha un grande rispetto dei ruoli. Mi informavo delle sue condizioni atletiche dopo l’inattività. In uno dei quei confronti lui mi disse: tu decidi e io rispetterò sempre le tue scelte. Tutti abbiamo imparato da lui. È l’esempio quotidiano di come si resta ad alto livello. Insegna a non accontentarsi mai. Io all’esterno posso sembrare misuratissimo, ma sono molto esigente: le motivazioni c’erano anche prima di Ibra. Però, quando c’è una presenza così carismatica, il compito è facilitato. Lui ha alzato la competitività: per un passaggio sbagliato nel torello si infuria. Paolo, Gazidis, Massara, io, tutti siamo convinti che debba continuare con noi. Dalla trattativa economica è giusto che io resti fuori, ma siamo tutti consapevoli di quello che ha dato".
Milan, Pioli: "Kessiè è cambiato"
"Comunicare con la Costa d’Avorio era difficile, ma io e lui abbiamo sempre mantenuto i contatti: può essere scattato qualcosa di diverso. Mi piace che abbia detto, a 24 anni, di sentirsi un veterano che deve dare l’esempio".
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"Hernandez era al primo anno in Italia: si ritroverà il bagaglio che ha ampliato. Bennacer giocava per la prima volta in un grande club e Leao, col suo potenziale, dovrà dare per forza risultati superiori. E poi ci sono Rebic, Çalhanoglu, Romagnoli, Kjaer. Bastano pochi innesti mirati".
Pioli su Donnarumma: "Non immagino il Milan senza di lui"
"Ha 21 anni, ma ha già fatto esperienza. Nelle ultime partite era addirittura capitano. È già tra i primi 3-4 portieri al mondo e diventerà il migliore. Non immagino neanche il Milan senza di lui".
