Tommaso Giulini, patron del Cagliari, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport dopo aver festeggiato assieme ai ragazzi della Primavera di Fabio Pisacane il primo trofeo giovanile club sardo. 

Intervista a Giulini


Trofeo giovanile?
«È una vittoria storica per noi: portare la coppa in Sardegna è qualcosa di meraviglioso. Viene veramente premiato il lavoro di tutto il settore giovanile: da chi lavora con i piccoli a chi lavora con i più grandi, agli allenatori che hanno guidato questi ragazzi, al direttore che li ha scelti. Come ogni vittoria del settore giovanile, essa è un premio per tutta la famiglia, anche più di quelle della prima squadra. Sono veramente orgoglioso. Dalla Sardegna sono arrivati tantissimi tifosi a vedere una squadra Primavera: sembrava quasi di giocare in casa. Ovviamente dedichiamo questa coppa a tutti i nostri tifosi che ci seguono spesso in condizioni complicate in giro per l'Italia e a Milano per i nostri ragazzi dell'Under20». 
 
Settore giovanile florido?
«Sì, soprattutto perché i cagliaritani e i sardi sono quelli che danno un'identità al gruppo. Basti pensare a Deiola: da anni tira la carretta, facendo capire a chi arriva a Cagliari cosa voglia dire giocare con questa maglia addosso; gli abbiamo rinnovato il contratto due giorni fa: sono ragazzi come Alessandro che riescono a trasferire ai compagni la nostra identità. Ma anche ragazzi come Luvumbo e Obert, cresciuti da noi dai 16 anni, o come Vinciguerra, che si sentono sardi dentro. Chi viene da fuori, si innamora della nostra terra e riesce poi a mostrare cosa significhi giocare per il Cagliari». 
 
Questa vittoria le dà ancora più fiducia per le chance salvezza della prima squadra? 
«È complicato, dobbiamo lavorare. Sappiamo che ora abbiamo due gare difficili, tra l'altro sabato proprio a Milano contro l'Inter; speriamo che loro siano un po' stanchi per la meravigliosa partita che hanno fatto a Monaco, magari ci concedono qualcosa... Quando giochi contro queste grandi squadre, o fanno male loro o è difficile strappar loro punti. Siamo fiduciosi perché stiamo facendo bene, perché abbiamo tenuto l'Empoli a sei punti, ma sappiamo cosa voglia dire la lotta salvezza e dobbiamo restare concentrati».