Se n'è parlato per tante settimane, durante l'inverno, ed alla fine la decisione pare proprio esser stata presa: il Palermo torna in Nazionale, e lo fa con un argentino di 26 anni (appena compiuti, a fine febbraio) alla sua terza stagione in rosanero: quella della consacrazione. 

 

Antonio Conte chiamerà il trequartista cresciuto e vissuto a Villa Carlos Paz, in provincia di Córdoba. El Mudo possiede difatti il passaporto italiano, date le origini padovane della madre. Lo stesso Vazquez, ad Olè, negli scorsi giorni aveva spiegato: "Mi hanno solo chiesto se mi sarebbe piaciuto - accettare l'azzurro, ndr - ed io ho detto si. Ma nessuno si è messo in contatto con me. Qualche mese fa Conte è venuto a vedere un nostro allenamento ma si è fermato a parlare con il gruppo. Il fatto che ti possa chiamare una Nazionale di quel livello, non è un'occasione da sprecare".

E così sarà, occasione colta al volo: ieri Conte, a margine della premiazione 'Panchina d'oro', ne ha discusso con mister Iachini, e ufficiosamente confermato che chiamerà il suo ragazzo per il match che l'Italia giocherà contro la Bulgaria il 28 marzo e per l'amichevole di lusso Italia-Inghilterra, in programma a Torino martedì 31 marzo dello ‘Juventus Stadium’.

Momento d'oro, insomma. E dire che, fino a solo un paio d'anni fa, ai tempi del prestito al Rayo Vallecano, spiega lo stesso Mudo, "non mi chiamava nemmeno mio padre. Sono cose che succedono". Oggi non solo lo chiama Vazquez Sr, ma anche Conte.