Aleksander Ceferin, numero uno della UEFA, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Solen Cherrier per Le Journal du Dimanche. Queste l'intervista integrale che ha toccato diversi temi.

Mondiale ogni due anni, intervista a Ceferin


 
La Coppa del Mondo ogni due anni si farà?  
«Sono sicuro di no perché è una completa assurdità. Un progetto populista che distruggerebbe il calcio. Va contro tutti i principi del nostro sport, i Giochi olimpici... Non è solo un male per l’Europa. È incredibile che un’organizzazione calcistica possa proporre ai giocatori, che sono già sovraccarichi, un torneo di un mese ogni estate. E potete immaginare come questo influenzerebbe il calcio femminile? Non sono sicuro che capiscano, ma sono sicuro che sentano il rifiuto dei tifosi, delle autorità, dei governi, dell’Unione Europea...». 
 
Il progetto della Nations League con squadre sudamericane è una risposta al progetto Fifa?  
«Niente affatto, ne abbiamo discusso a lungo. Abbiamo firmato un memorandum d’intesa. Allo stato attuale, non posso dire esattamente quando accadrà, ma è realistico e accadrà. E a lungo termine, non vedo ragioni per non invitare qualcun altro».  

Champions League: il piano per le riforme


 
L’idea di una Final Four di Champions League è andata avanti?  
«Non ne abbiamo ancora discusso concretamente a causa della pandemia, che ci ha costretto a occuparci della vita quotidiana, ma la mia opinione è che sarebbe fantastico. Ho discusso l’argomento con alcuni presidenti, tra cui Nasser Al-Khelaïfi (PSG), e sono d’accordo. Il calcio è più grande della NFL ma il Super Bowl è un evento importante. L’equazione da risolvere è quella di compensare la perdita delle entrate delle partite in casa nelle semifinali. Questo può essere fatto».  
 
Nel 2024-2025?  
«Al più presto. Ma dubito che si possa fare così presto».  
 

 Nel 2024, la Champions League cambierà il suo formato. Perché cambiare qualcosa che funziona?  
«È stato il risultato di lunghe discussioni con l’ECA. Naturalmente i club vogliono più entrate. Ma questo cosiddetto sistema svizzero dovrebbe essere più competitivo e più interessante per i tifosi».  

Ceferin sulla Superlega


 
È un compromesso di fronte alla minaccia della Superleaga?  
«No. Ci sono state discussioni nel 2019 con un formato totalmente diverso e non eravamo d’accordo. È stato allora, credo, che hanno iniziato a lavorare seriamente alla Superlega. L’informazione che abbiamo è che alcuni club lo stavano pianificando tre anni prima di uscire allo scoperto. Quando sedevano intorno al tavolo, annuendo e stringendo mani, stavano già pianificando una separazione. Quando hai persone nel tuo comitato esecutivo, incluso il presidente Andrea Agnelli, che negoziano e cercano di trovare soluzioni, è molto difficile immaginare questo scenario».  
 
 
Avete rapporti con la Juventus, il Real e il Barça, che rimangono separatisti?  
«Se chiedessero un incontro, mi siederei. Non c’è niente di personale dietro. Anche con Agnelli. Le uniche cose che sentiamo da loro sono cause che non hanno motivo di esistere. Stanno cercando di mettere pressione ovunque».  
 
La minaccia esiste ancora?  
«No, almeno non nei prossimi dieci anni. Nessuno lo vuole, tranne i pochi che pensano che il calcio sia solo una questione di soldi».  

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