Capitano del Genoa, in qualche occasione, in passato, capitano anche dell'Inter. In vista della prossima sfida di campionato, intervista al grande ex della sfida tra rossoblu e nerazzurri: Nicolas Burdisso ha parlato del suo nuovo ruolo e di come sia riuscito a superare la malattia della figlia, senza dimenticare un consiglio ai suoi colleghi più giovani.
UN GRUPPO SPECIALE - "Qua al Genoa si è creato un gruppo speciale. C'è chi ha la mia stessa mentalità come Perin, anche se portiere ed è un po' matto, poi Pavoletti, Rincon, Lamanna, Rigoni e tanti altri: un gruppo con tanti valori. A chi è leader non serve la fascia"
ICARDI - "Una scelta coraggiosa consegnargli la fascia da parte della società. Un capitano è tale soprattutto in campo e lui lì non ha quasi mai sbagliato. Il resto lo imparerà".
COME HO SUPERATO LA MALATTIA DI MIA FIGLIA - "Pensando all'Inter la prima cosa che mi viene in mente è mia figlia Angelina che a 2 anni sconfigge una malattia difficilissima. Un momento che mi ha cambiato, ricordo l'ansia con mia moglie nell'aspettare l'esito degli esami. A distanza dico che affrontando a soli 23 anni la leucemia di mia figlia fosse impossibile mantenere l'equilibrio in campo. Ma ho imparato molto. Mia figlia è stata leader in una situazione così difficile, ha preso tutto come un gioco ed ha lottato. Ora per fortuna sta bene. Tanti hanno fatto di me un eroe, ma il vero eroe è lei. Io ho fatto solo il padre ed è stato facile fermarmi con il calcio".
"Mi dissero 'Fermati e torna quando vuoi'. Sono stato fortunato: con un altro lavoro non avrei potuto visto che molte famiglie che hanno affrontato ciò devono portare il pane a casa".
MERCATO - "Devo dire una cosa che non piacerà ai tifosi: loro vogliono che restino tutti ma oggi è molto difficile visto le cifre che girano. Da egoista direi ai miei compagni di restare ma dall'altro lato penso che se vogliano andare è giusto che lo facciano. Chi andrà via lascerà il posto a qualcun altro che potrà fare ancora meglio. In questo gruppo c'è la mentalità giusta affinché ciò avvenga".