Altra debacle della Sampdoria, che al di là della sconfitta e della classifica che piange, colpisce in negativo per gioco e atteggiamento in campo. Stankovic è sulla graticola.

Sampdoria, le parole di Stankovic

Al termine della sconfitta di Torino, Dejan Stankovic, espulso, ci ha messo la faccia parlando così ai microfoni di Sky Sport.

"Devo chiarire che non ho insultato nessuno, men che meno l'arbitro. Correvo verso Radonjic parlando in serbo e sono entrato in campo, per questo sono stato espulso. Volevo dirgli che Rincon era a terra, volevo che la buttasse fuori. Poi ho continuato a parlare serbo e Juric mi ha detto di uscire per evitare di prendere 5 giornate. Se nel referto scriveranno di insulti all'arbitro sarà un grande errore. Tra l'altro non hanno buttato palla fuori e abbiamo preso gol".

Sulla contestazione dei tifosi

"Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, perché hanno dato il 120%. Il momento è difficile e non siamo tranquilli, quindi le decisioni sono confuse. Con due mezzi errori abbiamo subito due gol, e ogni mezzo errore ci demoralizza. I tifosi hanno ragione ma la squadra ha dato tutto in campo. Dopo sabato, spiegheremo tutto e prenderemo le decisioni del caso".

Sulle dimissioni

"Sono pronto a tutto e ci metterò sempre la faccia. Sono felicissimo di essere in Serie A e di essere alla Sampdoria. Sono privilegiato a essere qui, ma se sono il problema, me ne vado. Non voglio polemiche ulteriori perché sabato avremo una partita importantissima. Cercherò di isolare la squadra e mi aspetto che risponda con orgoglio".