Tre ipotesi di reato nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Avellino. Falso in atto pubblico, epidemia colposa, frode in pubbliche forniture. Un solo nome per ora iscritto nel registro degli indagati: si tratterebbe di Massimiliano Taccone, presidente della Futura Diagnostica, il laboratorio a cui si affida la Lazio per i tamponi previsti in campionato. Il procuratore aggiunto Enzo D’Onofrio aveva aperto l’inchiesta nei giorni scorsi e sabato, attraverso perquisizioni durate sette ore a Formello della polizia giudiziaria inviata da Avellino, ha acquisito i referti dei tamponi e l’intera documentazione relativa ai controlli anti-Covid oltre alle cartelle cliniche dei giocatori della Lazio.

Secondo la Gazzetta dello Sport, le carte verranno messe a confronto con i referti e il materiale acquisito nel laboratorio di Avellino. I magistrati della Procura irpina lavorano a stretto contatto con gli 007 federali e potrebbero aver avviato l’indagine a seguito delle segnalazioni ricevute dagli organi inquirenti di via Allegri, già stati a Formello per tre volte nella scorsa settimana ascoltando il presidente Lotito e il dottor Ivo Pulcini. Il direttore sanitario del club biancoceleste è il più esposto in prima battuta per la responsabilità medico-legale sui referti.   

Lazio, continuano le indagini sui tamponi

Il caso è nato in seguito alla difformità dei controlli eseguiti dalla Synlab in sede europea per le partite di Champions e rispetto alla trasferta di Torino, quando Inzaghi impiegò Immobile, Leiva e Strakosha. I tre giocatori sono stati bloccati e posti sabato in isolamento domiciliare dalla Asl Roma 1 dopo la positività comunicata dal Campus Biomedico, dove erano stati venerdì per un altro controllo. Martedì avevano ricevuto il divieto dall’Uefa di partecipare alla trasferta di San Pietroburgo e la Lazio aveva contestato l’esito del tampone, positivo per la Synlab e negativo per la Futura Diagnostica.

Cairo ha presentato due esposti. Punta a ribaltare il 3-4 del primo novembre, trasformandolo in una vittoria per 3-0 a tavolino. La Lazio si difende reclamando la negatività dei tamponi a cui erano stati sottoposti Immobile e Leiva, subentrati nella ripresa. Nelle partite Champions con Bruges e Zenit, pur contestando gli esiti e chiedendo le controanalisi come era successo per Hoedt e Pereira (verdetti ribaltati), Lotito si era allineato alle decisioni dell’Uefa. Ora toccherà alla magistratura fare chiarezza, stabilendo se i tamponi di Avellino sono stati eseguiti in modo regolare o meno, se c’è stato o meno un coinvolgimento della Lazio.

Come riporta la Gazzetta dello Sport, le ipotesi, anche in questo caso, sarebbero tre: la società come eventuale parte lesa e danneggiata dal laboratorio, con una parte attiva e fraudolenta e allora significherebbe sprofondare (anche dal punto di vista sportivo) in un processo dalle inevitabili conseguenze, oppure dalla parte totalmente della ragione (tamponi regolari) come sostengono Lotito e Pulcini sgonfiando subito la tempesta. Ecco perché il medico della Lazio diventa una chiave fondamentale dell’inchiesta. Questa mattina, accompagnato dall’avvocato Gentile, in via Campania verrà ascoltato dagli 007 federali che lo avevano già convocato nelle ore in cui la Lazio si trovava in Russia. Nei prossimi giorni verrà convocato anche dalla Procura di Avellino: per ora, è bene chiarirlo, non è indagato.  

Lazio, la situazione sul caos tamponi

Figc e magistratura indagheranno sul carteggio e sulle comunicazioni della Lazio alla Asl. L’eventuale mancata segnalazione di un caso Covid, se anche un giocatore non è stato utilizzato in partite di campionato, potrebbe essere sanzionata con una multa in ambito sportivo, ma diventerebbe un reato penale di cui rispondere ad Avellino. Ancora peggio se fossero stati falsificati i risultati di un tampone, ipotesi respinta con forza dalla Lazio. Il punto dirimente ruota intorno al famigerato gene N, aspecifico del Covid, considerato negativo da Avellino (o da Pulcini?) e positivo dagli altri laboratori (Synlab e Campus Biomedico) pur trattandosi di soggetti asintomatici e non contagiosi. Quanti gene N sono stati considerati totalmente negativi nello spogliatoio della Lazio?

Lazio e situazione tamponi (Getty Images)
Lazio e situazione tamponi (Getty Images)