La delusione per la finale di Berlino non è ancora smaltita e per parecchi calciatori saranno importanti gli impegni con la Nazionale per cercare di dimenticare al più presto. Venerdì gli azzurri affronteranno la Croazia nella sfida che può decidere il primato del gruppo H. Per Leonardo Bonucci sarà l'ultima fatica stagionale dopo un campionato giocato ad altissimi livelli: "La Croazia? La classifica dice che siamo sfavoriti, hanno ottimi giocatori di livello internazionale. Andiamo lì sapendo di essere un gradino sotto a loro, ma con la consapevolezza di poter fare una buona partita. Mandzukic è un attaccante moderno, lotta e fa tanti gol. Non molla mai, è molto difficile affrontarlo. Per un difensore questi attaccanti sono una manna dal cielo, ti aiutano a rimanere sempre concentrati".

 

Non potevano mancare, ovviamente, riferimenti alla finale persa a Berlino con il Barcellona: "La delusione della finale? Giocare subito con la Nazionale aiuta ad eliminare i ricordi della sconfitta, aspettare un mese e mezzo sarebbe potuto essere destabilizzante. Queste due partite ci aiuteranno ad aprire la mente. Non abbiamo rimpianti, il campo ha deciso che il Barcellona negli episodi è stata più forte di noi. Deve essere un punto di partenza, per noi giocatori e per la società. Dobbiamo ripartire con la consapevolezza di aver raggiunto un altissimo livello in Europa, dobbiamo cullarlo come un sogno e con i piedi per terra.  La medaglia? I secondi posti non si festeggiano, si cancellano. L'ho tolta un secondo dopo. Le emozioni più forti le ho provate entrando in campo, vedendo così tanta gente intorno a noi".

 

Anche Conte potrebbe utilizzare la difesa a quattro in Nazionale: "Stiamo provando entrambi i moduli, Conte vuole esaltare le caratteristiche di ogni singolo. Il 3-5-2 ci dà certezze, ora proviamo questo nuovo modulo che ci permette di svariare e dare meno punti di riferimento. Conte? Siamo sempre stati tranquilli, so la sua volontà ed il suo modo di pensare. Quando prende un impegno lo porta fino alla fine, farà così anche in Nazionale. Non credo pensi di lasciare tutto".