Nuova ondata e nuovo capitolo del ciclone calcioscommesse: la procura di Cremona sta notificando in queste ore l'avviso di chiusura delle indagini, il passo precedente che preclude alle richieste di rinvio a giudizio per gli oltre 130 indagati tra calciatori, ex e attuali, e dirigenti di tantissime società sportive italiane. Le novità? Importantissime e, soprattutto, mediaticamente d'impatto.
Tra gli avvisi emessi vi è infatti anche quello rivolto ad Antonio Conte, accusato di frode sportiva all'epoca in cui l'attuale ct della Nazionale era allenatore del Siena. Non più associazione a delinquere dunque, l'ipotesi di reato con cui era stato inizialmente iscritto nel Registro degli indagati. Conte è accusato di aver accettato "l'offerta o la promessa, e comunque" di aver compiuto "atti, anche fraudolenti, diretti ad ottenere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento dell'incontro di calcio Novara-Siena dell'1.5.2011, terminato 2-2, e comunque un risultato conforme alle scommesse effettuate. n particolare l'allenatore del Siena Conte comunicava ai giocatori del Siena che era stato raggiunto dalle squadre l'accordo sul pareggio, così condizionando, anche in considerazione del ruolo di superiorità nei confronti dei calciatori della sua squadra... il risultato".
Associazione a delinquere che invece viene contestata a molti: da Stefano Mauri a Cristiano Doni, senza dimenticare Beppe Signori. Archiviazione per Bonucci e Criscito, mentre la sorpresa è il nome di Stefano Colantuono: nel mirino Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 finita 1-1.