Conferenza di presentazione per Marco Giampaolo da allenatore del Milan. Le parole di benvenuto di Boban: "Scelta facile, rapida e calcisticamente logica. Da anni Marco offre qualcosa di diverso, un concetto di bel gioco che rispecchia la storia del Milan e che San Siro vuole, così come noi tutti. Ovviamente, attraverso il gioco bisogna ottenere dei risultati. Con lui, siamo convinti, che siamo sulla strada giusta. Ha un carattere schivo, ma ha un grande sapere calcistico".

Sulla chiamata rossonera: "Sono felicissimo di essere qui e di allenare il Milan, una società gloriosa. Per me è una grande opportunità, penso che attraverso il lavoro e il sacrificio abbia meritata questa chance e adesso devo meritarla sul campo. Quando mi ha chiamato Maldini stavo in barca: i miei amici sono andati in Croazia e io sono tornato a Milano. La sua chiamata mi ha reso un uomo felice".

Creare un gioco: "Il Milan rappresenta per me un modello di gioco, ha sempre cercato di giocare a calcio, ha raggiunto grandi risultati attraverso un'identità. Gli obiettivi sono tanti, il percorso è lungo. Il mio slogan è testa alta e giocare a calcio. A me piacciono i giocatori affidabili, che hanno ambizione. Il progetto è quello di offrire un calcio apprezzabile, chiaramente bisogna sostenerlo con risultati".

Sulla squadra attuale: "Il Milan ha diversi giocatori di qualità. L'anno scorso pensavo che il Milan potesse essere la sorpresa del campionato, ricordo partite come quella contro il Napoli che vinceva 2-0 e poi perse. Pensavo che il Milan potesse ambire ai posti più nobili della classifica, il campionato poi è lungo".

Nuovi acquisti: "Voglio prima conoscere i giocatori della rosa. Mi dispiace non avere a disposizione Kessiè, Laxalt, Paquetà, Cutrone, Bonaventura, Caldara. Devo prima conoscerli, poi ci muoveremo sul mercato. Cominciamo con una rosa ridotta, ma questo ci permetterà ci completare al meglio la squadra".

Modulo: "Domani è il primo giorno, devo capire prima con chi ho a che fare. Non partirò dal modulo, partirò dalle caratteristiche dei giocatori. sicuramente giocheremo a quattro in difesa, poi a centrocampo e davanti si vedrà. Il leader è il gioco".

A cosa punta il Milan: "L'obiettivo finale devo costruirlo, non posso deciderlo adesso. È chiaro che si guarda verso la Champions League, ma devo costruire l'obiettivo".

Suso in discussione: "Suso è un calciatore di qualità e i calciatori di qualità mi piacciono, senza di loro non vinci. Non mi fossilizzerò sul modulo, guardero alle caratteristiche dei calciatori. Valuterò dove far rendere al meglio lui e i suoi compagni".

Rapporto con Sarri"Con Sarri ho un rapporto di grande amicizia, gli devo molto perché fu lui a fare il mio nome alla dirigenza dell'#Empoli quando io allenavo a Cremona. Siamo cresciuti rubandoci alcune idee".

È arrivato Theo Hernandez: "È un calciatore importante con grandi qualità, è giovane. Mi hanno chiamato anche per far crescere i giovani con qualità. Sono curioso anche io di capire che giocatore sia perchè ha l'ambizione di diventare uno dei migliori nel suo ruolo fra qualche anno. Ha caratteristiche più simili a Laxalt che a Rodriguez".

Abbottonato su Praet: "Praet è un calciatore che ho allenato e che stimo, ma non so se può diventare un giocatore in più per il Milan anche perchè abbiamo già quattro mezz'ali". 

Andrè Silva e Cutrone: "Sono calciatori diversi e devo valutarli insieme a tutti gli altri della rosa ma sono giocatori di livello, devo capire come metterli insieme, capire chi è funzionale e chi meno. Ad oggi sono calciatori forti del Milan, poter scegliere è già una bella cosa".

Elogi a Donnarumma: "E' un giocatore fortissimo. Io chiedo pochissime maglie agli avversari, ma nel primo anno di Sampdoria la chiesi proprio a lui".