Ospite di "Top Calcio 24", Nicola Ventola, ex attaccante dell’Inter, ha parlato dei nerazzurri di ieri e di oggi e anche della situazione legata a Lautaro Martinez, corteggiato dal Barcellona.

Ventola: "Lautaro? Gli consiglio di restare"

"Simoni? Un bel ricordo, era un allenatore ma anche un gestore di spogliatoio. Avevo 20 anni e dei monumenti davanti, capivo che pur giocando bene e stavo bene mi gestiva un po’ di più”.

"Conte? Conoscendolo, mi aspettavo una partenza così, con Lautaro Martinez che è esploso e Romelu Lukaku che si è inserito subito. Molti hanno criticato Conte, ma ci sta chiudersi un po’ dopo essere passati in vantaggio. Mi stava piacendo questa Inter, poi è ovvio che la rosa non è al livello della Juve, quando hai avuto infortuni li hai pagati. Però penso che la rosa sarà ampliata e andrà meglio nelle prossime stagioni”.

"Lautaro? Lui sa che può diventare il re di San Siro. Fa tutto giusto, poi però avere la possibilità di giocare con Lionel Messi… Io rimarrei ancora un anno, però la tentazione Barcellona è forte”.

"Lukaku? Quei giocatori come lui mi fanno impazzire. Mi rivedo in quelli come lui, che sanno attaccare e difendere palla. Quegli attaccanti così mi piacciono tantissimo”.

"Vieri? Già lui mi ha minacciato di farmi fuori se mi chiedessero di fare un libro… Di aneddoti ce ne sono tanti: nel 2001-2002 ci picchiavamo durante le esultanze per i gol, una volta dovetti uscire perché perdevo sangue dal naso per dei cazzotti. Poi lui prendeva in giro Luigi Di Biagio, ogni volta diceva ai difensori avversari che andava sul primo palo e puntualmente lo faceva. Poi Clarence Seedorf in quell’anno ha sofferto tanto perché non giocava tanto, però era un’Inter che saltava spesso il centrocampo per lanciare i fenomeni davanti. Un giorno, durante una riunione, lui alza la mano e chiede la parola per dire che Di Biagio ce l’aveva con lui perché non gli passava la palla. Gelo, poi scoppiammo a ridere tutti… Sono passati 18 anni, è arrivata una pessima sconfitta, ma siamo rimasti amici”.

"Un nuovo Ventola? Mi rivedo in Andrea Belotti, perché è bello ignorantone anche lui: lotta su ogni pallone, va in profondità, e per sua fortuna fa più gol di me”.

Lautaro Martinez
(Getty)