Il presidente del Pordenone, Mauro Lovisa, ha vinto la sua personale lotta contro il Coronavirus. E non vede l'ora di ripartire con il campionato, per inseguire il sogno Serie A. Queste le sue parole in esclusiva ai microfoni di Calciomercato24.com: "La squadra sta bene, io continuo a sostenere che si deve riprendere perché, per i campionati, la ripresa è vitale. Completare i campionati è molto importante. Adesso vedrete in Serie C cosa succederà: ci saranno tanti ricorsi e aule di tribunale piene. Io sono per il verdetto del campo. Credo che il virus sia un virus importante ma ad oggi possiamo dire che non è più di un’influenza".

LA LOTTA AL VIRUS - "E’ stata una brutta influenza, fatta di tanti dolori ma sono stato fortunato nel poterla gestire a casa. Da 15 giorni sono ormai operativo e mi sento molto bene. E’ stata un’importante esperienza di vita e, ripeto, sono stato fortunato rispetto a chi la deve affrontare in ospedale".

LE MISURE PER RIPARTIRE - "Se si trovano calciatori positivi, verranno isolati e vanno in quarantena come in Germania. Gli altri non lo dicono e lo dico io: gli atleti normalmente sono più forti e il virus fa fatica a colpirli. E’ chiaro che bisogna avere attenzione massima per tutti i protocolli ma credo che il calcio debba ripartire per non avere mesi e anni di ricorsi e controricorsi".

PROTOCOLLO ACCESSIBILE IN A E B - "Non ho letto le sue dichiarazioni ma se il Ministro dice che il protocollo è accessibile per i campionati di Serie A e Serie B, vuol dire che ci possono sostenere. Poi speriamo che ci vengano incontro su queste cose. Credo che già il calcio stia attraversando problemi di ogni genere perché i Presidenti sono imprenditori che posseggono le società. Ognuno deve fare la propria parte: le società la loro, lo Stato deve aiutare ma anche la Federazione deve agire a nostro favore. Se ognuno farà la propria parte, possiamo pensare che il calcio possa uscire da questa rete e ripartire tranquillamente".