Che potesse diventare, nel giro ancora di poche settimane, la migliore annata in carriera di Dzeko, sembrava plausibile già due-tre mesi fa. Il bosniaco, continuamente stuzzicato - talvolta anche troppo, probabilmente - da Spalletti ha iniziato già dallo scorso autunno a segnare con continuità, ed un po' come la Juventus in classifica, da tempo domina la marcatori: a cui, però, dopo la doppietta al Milan, ha dato l'ennesimo scossone. Forse definitivo. 27 gol in 35 partite di campionato, +2 rispetto a Belotti e +3 ad Higuain, che sfiderà faccia a faccia nel prossimo turno: obiettivo, aumentare il gap in classifica marcatori e, possibilmente, evitare che i bianconeri festeggino lo Scudetto "in faccia" alla Capitale. Il bosniaco, certo, ha fatto il suo: superato il record personale di marcature in campionato (furono 26 nel 2008-2009 col Wolfsburg) e stagionali (sempre quell'anno furono 36: nella stagione in corso sono già 37). Un primato epico, che rende peraltro l'idea di come sia cambiato il nostro campionato, in cui si torna a segnare tantissimo, le difese soccombono, e sono tantissimi i cannonieri over 20 (e termineranno presumibilmente anche over 25). E dire che il bottino di 36 gol dello scorso anno di Higuain sembrava folle: ma pur essendo irraggiungibile, al momento, il confronto regge eccome. Un dato su tutti: l'anno scorso i gol del Pipita a 3 giornate dalla fine ('15-'16) erano 'solo' 30. Al momento il 9 giallorosso è a quota 27: insomma, i due cammini per il momento sono paragonabili eccome. Ma per il miracolo - servirebbero tre triplette in tre partite al giallorosso - ancora ce ne vuole.