Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Como, in calendario sabato alle ore 15:00.

Cagliari, la conferenza di Pisacane

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

“Tutte le partite sono difficili. Ora stiamo raccogliendo poco per demeriti nostri, non mi piace appellarmi ad altro. Non abbiamo raccolto in termini di punti, ci auguriamo di fare uno step in più. Recuperando alcuni giocatori si è visto un Cagliari diverso nell’ultima gara. Quei calciatori ti possono far fare un salto in più dal punto di vista del palleggio. Ma bisogna fare qualcosa in più, a partire da me”.

Sulla formazione

“Quando ho dei giocatori a disposizione è difficile cambiare assetto. La base è il 433 o il 4321. Tanti giocatori che abbiamo visto a Roma potranno essere della partita dal primo minuto”

Sul Como

"Il Como ha un gioco collaudato, è una squadra che va poco in verticale e in diagonale. Gioca attorno alla pressione, cerca di dilatarti e punta su attacchi diretti. È una squadra che sta attraversando un buon momento, ha energia. Domani sarà una partita tra squadre giovani, che vogliono giocare a calcio. Con Fabregas ci confrontiamo spesso, sono felice di incontrarlo”

Sul centrocampo

“Il centrocampo a Roma ha fatto bene sul palleggio, ma ha faticato sotto altri aspetti. Abbiamo faticato per riprendere la linea con Prati e Adopo. Sono soddisfatto a metà, così come i calciatori. Le prestazioni individuali passano dai risultati collettivi: io e i ragazzi non ci sentiamo tranquilli. Con il Sassuolo abbiamo fatto due passi indietro, contro la Lazio uno in avanti. C’è bisogno di un contributo in più dai giocatori. Folorunsho può avere un rendimento migliore, Deiola rimane ai box: speriamo di riaverlo dopo la sosta”

Su Caprile

“Il ragazzo merita la convocazione in Nazionale. Ha dimostrato di avere talento. Visto l’infortunio di Meret meritava questa chance. Lui sa che può crescere di più, è uno di quelli che si sta caricando il gruppo sulle spalle. Ha molta autorevolezza, deve continuare a lavorare come sta facendo: può ambire a grandi cose. La convocazione non lo sposterà di una virgola: è molto attento alla cura dei dettagli. La squadra è felice, Elia è voluto bene da tutti. Speriamo che possa coronare la convocazione con una vittoria domani”

Sulla gerarchia in porta

“Cavuoti è cresciuto qui, lo conosco bene. Ha qualità, ora paga un inserimento graduale, ma in Coppa Italia ha dimostrato il suo valore: mi auguro di dargli più minutaggio. Gerarchie portieri? Per condizione, Ciocci ha preso terreno: nutre della mia stima. Caprile è il primo portiere, Radunovic il secondo. Non mi sento di dire che Ciocci è il terzo, è un ragazzo che può dire la sua”

Su Prati

“Prati ha fatto una partita ordinata. Insieme a Gaetano a tratti hanno avuto il pallino del gioco in mano. Mi sono piaciuti, per coraggio e personalità. L’errore di Prati contro la Lazio? Poca lucidità in un momento topico. È stato un errore di valutazione, ma non mi sento di condannare i calciatori per un errore tecnico. Prati sicuramente ha bisogno di calciatori con caratteristiche diverse per rendere”

Sull’attacco

"La squadra ha bisogno di un riferimento davanti. Contro il Bologna volevamo attuare un piano gara diverso, ma una squadra come la nostra ha bisogno di un terminale offensivo come Borrelli, Kilicsoy o Pavoletti. Domani giocheremo sicuramente con un centravanti”