Lunga e interessante intervista del Corriere a Carletto Ancelotti, libero dopo l'esperienza al Real e soprattutto dopo l'insistita proposta estiva del Milan, che lo rivoleva in panchina per concretizzare un clamoroso ritorno. Questi i tratti più interessanti tra le sue dichiarazioni.

 

MOURINHO IN CRISI - "Continuera' il suo lavoro, non credo che il Chelsea voglia cambiare. E comunque la mia idea resta quella di stare fermo un anno".

IL NO AL MILAN - "Ero senza energie. Quando ha saputo che non sarei rimasto a Madrid, Galliani e' venuto a sondare il terreno. Si e' presentato con tutto il suo affetto nei miei confronti ma io gli ho detto subito: no grazie. Abbiamo trascorso bei giorni. Galliani e' piacevole e brillante. Ma dopo due anni di Real ero senza energie. Il Real e' molto dispendioso. Di soldi non abbiamo nemmeno parlato. Comunque fosse stato un altro momento sarei tornato". 

 

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IL MOMENTO NO ROSSONERO - "A occhio e croce quello che manca, come diceva il vecchio e saggio presidente del Catania Massimino, e' l'amalgama. Ma non bisogna perdere fiducia, bisogna insistere. Al Milan sta capitando quello che e' successo alla Juve che dopo essere arrivata alla finale di Champions naviga in retrovia. Bisogna dare tempo agli allenatori. Seedorf e Inzaghi? Non sono stati bruciati dal Milan ma dai risultati. La gente però ha la memoria corta. Contestare Galliani al Milan e' come contestare la Madonna. Per me resta il dirigente piu' bravo in Italia".

SORPRESA FIORENTINA - "E' la vera sorpresa del torneo. A Firenze sono stati bravi a puntare su Paulo Sousa per sostituire Montella. L'anno scorso con il Real abbiamo affrontato il Basilea nel girone di qualificazione di Champions: devo dire che giocava molto bene"

FUTURO - "Niente Nazionali, non e' ancora il momento".