A Trigoria la Roma in campo per prepararsi al match di domenica contro la Sampdoria. Lavoro specifico sul campo per Nura, Rudiger e Totti, recuperato invece Juan Jesus.
Vengono poi monitorate le condizioni di Daniele De Rossi, diviso tra campo e palestra, che in Nazionale contro la Francia ha rimediato un trauma contusivo al polpaccio. Il regista dovrebbe restare fuori contro i blucerchiati, in regia infatti spazio per Paredes.

Intato Diego Perotti è stato intervistato dal sito ufficiale giallorosso, le sue parole: "Quando ho cominciato a giocare Juan Roman Riquelme era il calciatore che mi piaceva di più e dal quale cercavo di imparare. Facevo il tifo per lui quando ero piccolo, giocava al Boca e da lì in poi avrebbe vinto tutto. È sempre stato il migliore per me.

La partita indimenticabile è stata quando ho segnato il mio primo con il Siviglia, contro il Deportivo La Coruna al 92esimo minuto. Eravamo sullo 0-0 e con quel gol siamo andati direttamente in Champions League al terzo posto. Ho segnato di testa, è stata una sensazione unica che non dimenticherò mai.

L’avversario più forte contro cui hai giocato è Manuel Pablo del Deportivo La Coruna.

Compagno più forte? Ne potrei dire tanti. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di poter giocare con Riquelme, di allenarmi con lui, anche se ci ho giocato poco insieme per via di un infortunio. Ora è un piacere essere al fianco di Francesco Totti, il giocatore più importante della storia della Roma. Dei tempi del Siviglia direi Frederic Kanouté e Luis Fabiano, due attaccanti che trasformavano in gol ogni palla che io mettevo dentro.

Il Santiago Bernabeu come stadio per me è il massimo. Quando entri in campo e guardi in su, sembra che non finisca mai: è pazzesco".