E' stato ad un passo dalla panchina della Nazionale, anche se ha rivelato di non aver voluto insistere più di tanto per continuare così a vivere la panchina ogni giorno: sono state queste le parole di Gasperini, neo tecnico dell'Atalanta, a "L'eco di Bergamo". Questo un estratto delle sue dichiarazioni.
IO, CANDIDATO ALLA PANCHINA DELL'ITALIA - "Mi aveva chiamato Lippi, mettendomi tra i candidati insieme a Montella e Ventura. Chiaro che alla Nazionale non si dice no, ma in cuor mio non ho spinto perché accadesse: mi sento ancora di poter allenare una squadra di club".
L'EREDITA' DELLA NAZIONALE - "Non abbiamo talenti assoluti, ma ottimi calciatori. Ventura trova un buon patrimonio. Poi servono anche fortuna e capacità. In ogni caso il nostro calcio è competitivo".
MI PIACE CAMBIARE - "Dicono che sono integralista, invece credo di saper essere molto vario. Non voglio subire, sto male se la palla ce l’hanno gli altri. Voglio attaccare. E infine la mia squadra deve sempre provare a vincere, contro tutti".