Roberto D'Aversa vittima del coronavirus, lo ha dichiarato lo stesso tecnico del Parma in una intervista esclusiva a ParmaToday; "Sì, ho avuto paura. Non tanto per me stesso, ma per i miei cari, per i miei genitori, per la mia famiglia, per mia moglie e per i bambini. Per fortuna è andato tutto bene. Io ho avuto un po' di febbre diversi giorni dopo la gara con la SPAL. Niente di grave, ma non avendo fatto i tamponi non potevamo stabilire se avessi contratto il Covid-19 oppure no, cosa accertata solo dai test sierologici effettuati in questi ultimi giorni". 

L'allenatore dei ducali ha poi continuato: "La gestione da parte nostra è stata ottimale, perché il dottore ci ha seguito e perché noi siamo stati responsabili nel non mettere a rischio le altre persone. I sintomi sono stati leggeri, ho avuto 37 di febbre, in forma più lieve paradossalmente rispetto a quanto invece mi succede solitamente durante questo periodo dell'anno".

La ripresa del calcio e il calendario del Parma

Ho sensazioni positive perché, visto il periodo dal quale stiamo rientrando, poter nuovamente allenarsi e poter ricominciare a parlare di campionato rende tutto positivo. 

Le partite sono tutte difficili. Partiamo dalla trasferta di Torino, una gara alla quale loro tengono tanto e che noi dovremo affrontare con la massima concentrazione e determinazione perché abbiamo un obiettivo ancora da raggiungere. Dobbiamo raggiungerlo aritmeticamente e, per farlo, dobbiamo tornare a casa con un risultato positivo”.

Gare ogni 3 giorni, rischio infortuni e condizione fisica

"Purtroppo, pur essendo stati molto attenti a cercare di evitare degli infortuni, sono capitati. Abbiamo cercato di aumentare l’intensità col pallone e tutto il resto, ma dopo due mesi chiusi in casa muscoli ed ossa sono un po’ atrofizzati. Sta succedendo a noi quello che sta succedendo un po’ a tutti. E’ chiaro che la condizione fisica non sarà come quella delle ultime giornate di campionato, ci sarà meno intensità. Poi bisognerà capire se giocando ogni tre giorni ci sarà la possibilità di cambiare calciatori o se giocheranno sempre gli stessi. Lì bisognerà saper gestire, sia in base alle proprie energie e forze sia in base alle caratteristiche della squadra avversaria". 

La squadra

Bruno Alves sta bene; è un professionista serio, lavora duro, cura i dettagli e l’alimentazione. Gervinho ha iniziato ad allenarsi piano piano con la squadra, ha delle doti innate a livello fisico. Sepe si sta allenando con continuità e mi fa piacere, avrà bisogno di queste due settimane per arrivare ad una condizione ottimale però sotto l’aspetto mentale e fisico sta bene. Kucka è partito veramente forte, ha avuto un piccolo problema ma nulla di particolare. Kulusevski è arrivato molto carico, secondo me con l’obiettivo di fare un finale di stagione come ha fatto quasi sempre nel girone d’andata prima che arrivasse un problema fisico a frenarlo”.

Obiettivo salvezza e futuro

Per adesso la salvezza è l’unico obiettivo. Nel momento in cui ci sarà l’aritmetica salvezza, vedremo. Anche lo scorso anno si erano fatti voli pindarici ma ci siamo salvati alla penultima giornata, seppure non siamo rimasti impelagati in quella situazione. Bisognerà fare i punti il prima possibile, dopo ragioneremo per migliorarci. Dobbiamo cercare di portare a casa il massimo risultato in ogni partita, quello deve essere il nostro obiettivo. Conterà molto il numero di calciatori che ci saranno a disposizione. In questo momento, con 15 calciatori con i quali ho fatto allenamento in questi giorni dobbiamo pensare solo a salvarci. 

Ho altri due anni di contratto col Parma. Ogni allenatore ha l’ambizione di migliorarsi, ma migliorarsi non significa per forza andare altrove. Anche noi ci siamo migliorati, dalla Lega Pro alla B, dalla B alla A, la salvezza dell’anno scorso e il campionato di quest’anno. Sotto questo punto di vista la Società e il Direttore Sportivo sono sempre stati bravi, è chiaro poi che gli obiettivi e le annate le decidono le proprietà e non gli allenatori. Mi auguro che ci possa essere un miglioramento anche l’anno prossimo”.