Il calcio, lo scorso anno, lo ha visto protagonista solo con una fugace apparizione. Era il 29 gennaio 2014 quando il Sassuolo, in piena crisi di risultati, chiamò Alberto Malesani per cercare di risollevare le proprie sorti: ma l'esperienza non fu gratificante. 5 partite e 5 sconfitte, e così, un mese e qualche giorno dopo, il 3 marzo, Malesani fu esonerato e Di Francesco richiamato per salvare il Sassuolo, cosa che poi effettivamente accadde.

 

Da quel giorno il calcio e Malesani hanno preso due strade diverse: è per questo che l'ex tecnico, in Italia e solo per citarne alcune, di Parma, Verona, Genoa ed appunto Sassuolo, oggi ha deciso di cambiare attività. Intervistato dai microfoni di 'Corriere.it', Malesani ha così spiegato la sua nuova attività, che lo vede coinvolto e impegnato nella sua cantina vinicola che ha aperto con le proprie figlie vicino a Verona. "E' un sogno che si è realizzato. Ora che il calcio mi ha un po' dimenticato sono tornato nella mia vigna, dando una mano alle mie figlie in questa attività. Mi piace il campo, mi piaceva quello da calcio e mi piace questo dei vigneti. Abbiamo un grande enologo che si occupa della cantina, mia figlia che si occupa della contabilità che io odio e io lavoro in campagna".