Ancora niente gol, prestazione incolore e poco dedita ad una manovra che, negli ultimi mesi, pare proprio non poter prescindere da Dires Mertens. Che non a caso, mercoledi sera, ha trovato il gol dopo solo 10 secondi dal suo ingresso: è stata invece una serata no per Arkadiusz Milik, a cui il gol manca ormai dal 28 settembre. Anzi, gol e assist contro il Benfica, in Champions: da lì in poi è arrivato il folletto belga, a tramutarsi in tuttofare dell'attacco, e di fatto a far fuori a tutti gli effetti tanto il polacco quanto Pavoletti, che a sua volta contro la Juve, e nelle ultime uscite, ha sempre mostrato di essersi integrato davvero poco nei meccanismi offensivi d'una squadra che non sembra poter più prescindere dai "tre piccoletti", nel tridente. Male Milik, male Pavoletti, bene solo Mertens, nel ruolo di centrattacco. Ed ora, senza più competizioni di fronte a sé, il Napoli difficilmente farà mai più a meno del suo numero 14: è arrivato quindi il momento di cedere, scambiare e/o svincolare sia l'ex Ajax che l'ex Genoa. Magari per provare a puntare su qualche punta al rientro, come Mchedlidze, o alcuni giovani che potrebbero essere lanciati in questo ultimo scorcio di campionato, magari da parte delle squadre senza più obiettivi, come Perica o Bahebeck.