L'emergenza coronavirus sta tenendo banco in queste ore in tutti i campi di Serie A. Dalla possibilità, negata, di vedere le partite in chiaro ai match che verranno disputati a porte chiuse. In merito proprio a questo ultimo passaggio c'è da risolvere la questione relativa al rimborso o meno dei biglietti e degli abbonamenti dei tifosi che non potranno assistere alla partita. 

Allarme coronavirus, parla il Codacons

Per fare chiarezza, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Carlo Rienzi, fondatore e presidente del Codacons, associazione in difesa dei consumatori. Queste le sue parole.

Sui rimborsi

 "L'unica cosa certa è che bisognerà rimborsare alla fine di questo periodo. Ma sicuramente sarà prolungato il provvedimento di giocare a porte chiuse, quindi aspettiamo e vediamo per quante partite ancora sarà vietato l'accesso agli stadi

I tifosi devono rientrare di una parte dell'abbonamento. Noi comunque lanceremo una proposta alle società sportive: aprire un tavolo per offrire agli abbonati non i soldi, ma benefici concreti di natura sportiva. Ad esempio voucher gratuiti per partite del prossimo campionato. Credo che questa possa essere la soluzione migliore. Magari offrendo anche qualcosa in più del valore del biglietto: ad esempio se un tifoso deve essere rimborsato di 100 euro, ne può avere 120 da spendere per altri servizi offerti dalla società di calcio. L'importante è che poi questa proposta debba essere accettata dal soggetta e che non venga imposta".

Sulle partite in chiaro

"Si sarebbe potuto imporre alle pay tv di trasmettere in chiaro. E in quel caso si sarebbe potuta diminuire la quantità di diritti da far pagare a queste pay tv e allo stesso tempo le società non avrebbero dovuto restituire i soldi. Ma è un po' complicato: noi lo abbiamo chiesto, ma lo deve dire il Governo. Serve un decreto ad hoc, perché altrimenti non si farà mai".

Come gestire i rimborsi?

"Intanto bisogna chiedere la restituzione dei soldi: c'è un modulo nel nostro sito per farlo. Poi se non glieli ridanno, valuteremo la situazione. Ma io penso che glieli ridaranno: in un modo o nell'altro saranno rimborsati. Per quanto riguarda invece gli abbonati bisognerà aspettare ancora un po', perché al momento non sanno cosa chiedere. Non si sa quanto durerà questa situazione delle porte chiuse, quindi meglio aspettare fine anno e poi contare le partite che non si sono potute seguire: a quel punto si chiederà il rimborso in proporzione di quello che è stato pagato e di quello di cui non si è potuto usufruire".