Lunga e interessante l'intervista concessa oggi da Claudio Marchisio a Vanity Fair. Diversi i temi interessanti: questi alcuni stralci delle sue dichiarazioni.

FUTURO, ANCORA JUVE? - "Gioco per la stessa squadra da 25 anni. Ne ho ancora 2 di contratto e qualsiasi cosa accada, so che in Italia indosserò soltanto questa maglia. Altrove non vado, piuttosto smetto".

IL CALCIO DA RAGAZZINO - "Era tutto tranne che un mestiere. Non ho mai pensato al calcio come un’occasione che potesse cambiarmi la vita dal punto di vista economico. Il mio sogno era diventare un calciatore, non diventare ricco. Fino a 18 anni non sapevo neanche cosa fosse uno stipendio. Ero ancora un ragazzino che il sabato sera chiedeva tremila lire a sua madre per mangiare una pizza e infilava il bancomat per ritirare denaro senza controllare le ricevute. Un’estate, progettando una vacanza ligure con un mio amico, mi resi conto che non avevo abbastanza soldi".

IERI E OGGI - "I giovani forse sono più arroganti o strafottenti, ma hanno molto più coraggio di quanto non ne avessimo noi alla loro età. Forse sono meno rispettosi di ieri e si rifiutano di accettare quello che noi accettavamo senza fiatare, ma la loro ribellione è un segno di vitalità. Noi “vecchi” siamo più buoni di quanto non fossero i “senatori” di un tempo, ma penso sia giusto. Sappiamo quel che abbiamo passato e non vogliamo che lo vivano anche loro".

CALCIOPOLI - "Ma io non avevo mai detto che ero contento di Calciopoli, né che ringraziavo ci fosse stata. Avevo sostenuto soltanto che era passato un treno e ci ero salito sopra. Se la Juve non fosse finita in serie B per le decisioni dei tribunali, sarei stato l’ultima delle riserve. Scendere di categoria aiutò me e altri ragazzi che forse sarebbero finiti in prestito a farsi strada. Fu un trampolino. Mi tuffai. Ma non ho mai affermato che fosse la piscina più bella del mondo".

ITALIA SENZA MONDIALI, BUFFON SENZA CALCIO? - "È l’unico momento in cui l’Italia del tifo non conosce più barriere, la rivalità scompare e ci si abbraccia. Saremo tristi quest’estate e a me dispiace, soprattutto per Gigi Buffon. Lui lo meritava più di tutti. Buffon si ritira? Io non glielo chiedo mai, ma secondo me no. Continuerà a giocare".