AGGIORNAMENTO ORE 20:05 - Arriva la smentita del Procuratore federale Giuseppe Pecoraro in merito alle affermazioni attribuitegli oggi, riguardanti la presunta inchiesta nei confronti della Juventus. Queste le parole pubblicate sul sito ufficiale della FIGC:
“In relazione all’audizione odierna tenuta di fronte la Commissione Antimafia, il Procuratore federale Giuseppe Pecoraro precisa quanto segue: “Smentisco quanto mi è stato attribuito da alcune agenzie di stampa riguardo l’inchiesta in corso sui rapporti tra la Juventus e presunti esponenti delle criminalità organizzata. Allo stato, dopo aver ricevuto gli atti dalla Procura della Repubblica di Torino ed aver svolto le nostre indagini, stiamo valutando le memorie difensive della Juventus che ci sono state consegnate ieri sera. Solo dopo un’attenta valutazione delle stesse prenderemo le nostre determinazioni. Tra l’altro, ho chiesto che l’audizione odierna fosse secretata, proprio perché ci sono ancora valutazioni in corso. Mi sembra dunque irresponsabile attribuirmi dichiarazioni su fatti secretati”.
Rapporti con la cosca Bellocco Pesce di Rosarno per la gestione di biglietti ed abbonamenti dello Juventus Stadium. E' questa l'accusa del Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro nei confronti di alcuni dirigenti bianconeri, tra i quali spicca il presidente Andrea Agnelli. Pecoraro è stato ascoltato davanti ai membri della Commissione Parlamentare Antimafia in merito all'inchiesta aperta dalla Procura di Torino proprio sulla gestione dei biglietti allo Juventus Stadium. Nel corso dell'audizione il procuratore ha spiegato che dai documenti arrivati alla Procura "si evidenzia che Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco Pesce di Rosarno. Rocco Dominello ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti. I dirigenti che hanno contatti con queste persone sono: Merulla, Calvo, D'Angelo e il presidente Agnelli".
La commissione Parlamentare Antimafia dovrà valutare se e quali dirigenti della Juve convocare nelle prossime udienze del Comitato Mafia-Sport. "Sentiremo la società Juventus e vedremo quello che ha da dire a propria discolpa, rispetto alle accuse che stanno emergendo sia dalla Procura di Torino che dalla Federcalcio". Queste le dichiarazioni di Marco Di Lello, presidente del Comitato Mafia e Sport all'interno della Commissione Antimafia. Pronta è arrivata, comunque, la replica dello stesso Agnelli che su twitter ha scritto: "Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho MAI incontrato boss mafiosi. Ciò che leggo è FALSO"