German Pezzella non ci sta. Il difensore, che deve ancora esordire in campionato quest'anno, non ha gradito le voci di mercato sulla sua partenza da Firenze e ha smentito categoricamente di aver chiesto la cessione. Pezzella ha pubblicato un post su Instagram al riguardo, definendo "bugie" le notizie su una sua presunta volontà di partire. Nessun tentativo di lasciare la Fiorentina per accasarsi al Milan o al Napoli: Pezzella sostiene di aver sempre voluto restare a Firenze. La sua stagione inizia adesso, anche il Fantacalcio lo attende.
Pezzella non ci sta: le sue parole
Queste le parole scritte da German Pezzella in un lungo post su Instagram, con il quale il difensore ha espresso tutta la sua rabbia: "Tutto questo tempo si sono dette tante cose su di me, false. Non aveva senso uscire per negarle tutte, ma penso che sia ora di porre fine a tante bugie. Il direttore è stato chiaro su quello che è successo, ma io non ho mai chiesto una via d'uscita. E chi mette in dubbio il mio impegno per la mia assenza in queste partite, non mi conosce neanche un po', e non si è informato sull'infortunio che ho subito, che mi ha impedito di giocare queste 3 partite e di difendere la mia nazionale. La mia testa è dedicata a tornare il prima possibile e indossare la maglia il prima possibile. Ci vediamo presto in campo, un abbraccio a tutti".
Il Fantacalcio attende Pezzella: i suoi numeri
La stagione di German Pezzella deve di fatto ancora iniziare. Il difensore della Fiorentina non è sceso in campo nelle prime 3 partite; dopo essere stato accostato a Milan e Napoli, ora l'argentino è pronto a ripartire con la maglia viola che ha vestito nelle ultime 3 stagioni. Perno della difesa viola, Pezzella rimane un buon investimento anche al Fantacalcio; nella scorsa stagione, non certo semplice per la Fiorentina, l'argentino ha messo insieme numeri di tutto rispetto: 6.16 la sua media fantavoto in 33 apparizioni, con anche 3 gol. Unico neo, le ammonizioni: ben 12 cartellini gialli, un dato che potrebbe spaventare più di un fantallenatore.
