Morgan De Sanctis, direttore sportivo della Salernitana, è intervenuto dinanzi ai media in conferenza stampa per fare il punto sul mercato. Queste le sue parole riportate da Tmw.

Salernitana, le parole di De Sanctis

“Sono stati investiti, tra costi di cartellino e di commissione, più di 20 milioni di euro e abbiamo preso calciatori giovani, di prospettiva e di sicura affidabilità per il presente. Lovato, Pirola, Bonazzoli, Bradaric, Sambia, Botheim, Valencia e Kastanos sono elementi di spessore, è un lavoro che vale tantissimo ma che non abbiamo ancora completato. Il ritardo non mi preoccupa, la Salernitana ha un obiettivo ed è quello di consolidare la squadra all’interno del campionato di serie A. Negli anni vorremmo diventare un modello da seguire, tipo quello dell’Atalanta o del Villarreal”.

Su Cavani e Mertens

“Mi è capitato di andare a cena in città e di incontrare tifosi di giovane età, mi chiedono Cavani e Mertens e capisco il loro stato d’animo. Mi sono confrontato su questo aspetto con il presidente e con l’amministratore delegato. E’ normale che qualche errore lo abbiamo commesso, ma è stato fatto assolutamente in buona fede. Come ho detto nella prima conferenza stampa, dal mio punto di vista non posso e non devo contaminare l’entusiasmo del nostro presidente e la sua disponibilità economica che gli consentirebbe di fare un certo tipo di investimento. Ma io gli trasferisco quanto arriva dal mercato. Cavani è un mio amico, sto nel calcio da 35 anni e vorrei che capiste chi avete da quest’altra parte. So cosa mangia, come ragiona, come si allena. Il mio messaggio è volto al pragmatismo e alla serietà, poi è ovvio che il calcio sia bello anche per sognare senza mai perdere di vista concretezza e realismo. Lo so che c’è questa idea che la Salernitana debba fare il “colpo”, ma non vorrei che poi prendiamo un giovane forte e poi i tifosi e l’ambiente storcono il naso. E’ questo il mio cruccio. Penso di essere abbastanza loquace per dettagliare il mio punto di vista, ho capito che dovrà parlare più spesso per trasmettere correttamente le idee della società. Io il presidente lo ringrazierò non una ma mille volte. Mi ha dato fiducia, mi sono seduto a tavola a testa altissima con club di Premier League e questo ha un valore. Se prendiamo sette calciatori a titolo definitivo significa che la proprietà merita sostegno. Stiamo capendo tutti quanti, perchè siamo giovani, che ci sono delle difficoltà e non bisogna far veicolare certi messaggi. Sarà una mia preoccupazione far crescere il club anche sotto questo aspetto”.

Sugli infortunati

“Radovanovic, Bradaric, Gyomber, Lovato, Mazzocchi, Boultam, Sambia e Jaroszynski sono infortunati. E’ questo il motivo principale per cui avremo delle difficoltà contro Parma e Roma. Bisogna contestualizzare tutto in modo razionale, se non avessimo l’infermeria piena non saremmo così in difficoltà. Questo è un dato di fatto. Dico, però, che è stato un errore annunciare arrivi imminenti. Non dovevamo agire così. Io preferisco che arrivino i migliori calciatori possibili fosse anche nelle ultime giornate di mercato. Ovvio, partire bene è importante. Roma a parte, il calendario propone subito degli scontri diretti e ne sono consapevoli ma farsi soffocare dall’ansia sarebbe un errore. E’ troppo più importante guardare a lungo termine. Prenderemo calciatori forti, li metteremo al posto giusto al prezzo giusto”.

Sugli obiettivi

 “Due centrocampisti, un difensore e un attaccante. Poi ci regoleremo in base alle uscite”.

Su Maupay

“Faccio un discorso generale: su difensore, centrocampista di qualità e attaccante stiamo aspettando e ci stiamo prendendo tempo. Riscontriamo che alcuni giocatori che ci hanno detto no ieri…domani potrebbero dirci di sì. Il mercato è in continua evoluzione e noi abbiamo sempre una alternativa pronta qualora non arrivassimo al nostro obiettivo. Vi faccio un esempio. La trattativa Maupay, che voi avete relazionato molto bene, in un primo momento non si è chiusa. Poi la società inglese ci ha contattato per dire che era disponibile a riaprire il discorso ma intanto abbiamo preso Bonazzoli. Ad ogni modo noi chiuderemo il mercato con 12-13 acquisti, al netto di un mercato in uscita che può cambiare gli scenari”.

Su Mazzocchi

“La mia volontà è quella di trattenerlo, lo dissi già nella prima conferenza stampa. La società ha riconosciuto il suo valore e gli ha proposto un adeguamento del contratto pur avendogli garantito un triennale importante pochi mesi fa. Ci tengo a precisare che Sambia, che ricopre lo stesso ruolo, ha giocato l’ultima partita il 21 maggio ma ha saltato parte del ritiro per un virus gastrointestinale. Ciò detto, ribadisco un concetto: la Salernitana deve costruire la rosa più competitiva possibile con doppioni forti in tutti i ruoli. Non si può pensare che a Salerno un calciatore debba avere il posto garantito, è un nostro dovere mettere a disposizione dell’allenatore un alter ego in ogni reparto. Altrimenti facciamo la serie A con undici giocatori. Il presidente di investire, io lavorerò sul mercato e poi le scelte spettano allo staff tecnico. E’ un discorso generale. Non esistono titolari per grazia ricevuta, bisogna sudare allenamento dopo allenamento accettando la concorrenza. La Salernitana, l’anno scorso, si è salvata con 31 punti. Sono super riconoscente a chi c’è stato fino a giugno, ci mancherebbe, se oggi lavoro in serie A è merito di chi c’era prima. Ma sapete perfettamente come ci siamo salvati. Migliorarci è un obbligo. Vi prometto che a fine mercato non darò alibi a nessuno, a partire dal sottoscritto. La proprietà è seria, è forte, ha risorse ed entusiasmo. E tutti abbiamo il dovere di dire “Forza Salernitana, Macte Animo!”, siamo a servizio di un presidente di alto livello. Su Mazzocchi sono stato chiarissimo: vogliamo tenerlo e c’è una offerta. Domani non giocherà per un problema muscolare. Ha avuto un risentimento agli adduttori e si è fermato. Noi non vogliamo mandarlo via. Al momento non ha accettato. Ad ora vi assicuro che non ci sono acquirenti. Ha un risentimento muscolare e domani non gioca. Io li difenderò sempre con il coltello tra i denti”.

Su Piatek

“Potrebbe essere un nome ancora appetibile per la Salernitana”.

Su Simy

“Noi siamo chiari con tutti e i diretti interessati sanno che andranno via. Qualcuno scenderà in campo anche domani e non è detto non ci diano spunti di riflessione per una eventuale riconferma. Si stanno comportando benissimo, sono professionisti di un certo livello che potrebbero restare in rosa. Un paio, ovviamente, non di più. Fare uscire i calciatori e farli uscire alle nostre condizioni è un valore assoluto per il club, ma Iervolino ha garantito l’impegno per coprire eventualmente qualche costo. Vi dò un’anticipazione: la regola sugli extracomunitari sta cambiando. Ad oggi potremmo far entrare un extracomunitario soltanto in prestito, in virtù della partenza di Mikael. Ma a breve la formula del trasferimento sarà indifferente. E questo potrebbe cambiare la nostra strategia e riaprire qualche vecchio discorso”.

Sul trequartista

“La base di quest’anno sarà il 3-5-2, il giocatore che arriverà sostanzialmente saprà fare le due fasi e darà spinta offensiva al centrocampo. Djuricic e Yazici sono numeri 10, non mezzali. Sono riflessioni che stiamo facendo con il mister. Al momento Nicola non mi ha parlato di una difesa a quattro, non avrebbe problemi perchè è preparatissimo e non è un integralista. Fossero arrivati, avremmo potuto fare il 3-4-1-2 come accaduto l’anno scorso con Verdi”.