Il Milan vuole difendere lo Scudetto e si sta preparando al meglio per essere competitiva per tutte e tre le competizioni che affronterà. Per fare il punto sulla squadra rossonera, Simon Kjaer è intervenuto alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni:

Kjaer sull'infortunio

"Non avevo mai sofferto un infortunio tanto grave e per la prima volta nella mia carriera dovevo affrontare un periodo in cui avrei lavorato da solo, lontano dal resto del gruppo. Mia madre mi disse: fai finta di essere un eremita, uno di quelli che vivono nella foresta, separati da tutto e tutti. Io mi sentivo proprio così. Sì, la società mi stava vicino, i compagni mi scrivevano incoraggiandomi, ma alla fine ero io a dovermi alzare alle 8 del mattino tutti i giorni per lavorare fino alle 8 di sera: terapia, rieducazione, da solo insieme al fisioterapista. Allora mi sono detto, se sembro un eremita, che sia così: taglierò la barba solo quando tornerò a lavorare con la squadra".

Kjaer su Leao e Tonali

"Su Leao e Tonali dico che voglio vederli quest'anno: non sono più ragazzi, devono crescere enormemente. Quello che hanno fatto l'anno scorso non basta più. Leao ha qualità straordinarie e perciò non può permettersi partite in cui si vede poco: deve essere decisivo sempre".

Kjaer su Origi

"Poi voglio vedere Origi: sono stato con lui a Lille, era un ragazzino, adesso mi aspetto un campione che fa la differenza perché ha tutto per esserlo, velocità, fisico e piedi".

Le ultime in casa Milan con le dichiarazioni di Kjaer (Getty Images)
Le ultime in casa Milan con le dichiarazioni di Kjaer (Getty Images)