Tocca ad Umberto Calcagno, vicepresidente AIC, spiegare una volta ancora la posizione dei calciatori relativamente all'eventuale ripartenza in questa fase dell'emergenza Coronavirus: idee espresse ai microfoni di Radio24.

Calcagno: "Nessun rifiuto dai calciatori"

Queste le sue parole: "La mia sensazione è che dovremo imparare a convivere col virus, se non iniziamo a far fare allenamenti singoli e a scremare un po' di preparazione ci toglieremo la possibilità di continuare le competizioni. Bisogna ripartire assieme per non favorire nessuno e garantire la parità competitiva. Convocare su base volontaria è una forzatura già di per sè, ma non mi risulta ci siano calciatori che si sono rifiutati di fare qualcosa. I calciatori si aspettano che l'incontro non sia tra due entità una contro l'altra, la Serie A genera entrate anche per le altre categorie. Far ripartire non significa ad ogni costo, è una forma di responsabilità anche verso gli altri”.