Intervenuto ai microfoni di DAZN durante il programma 'Supertele', Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Una intervista a tutto tondo, dalla Juventus al club nerazzurro, concludendo con uno sguardo al futuro.

Inter, le parole di Marotta

Di seguito le sue dichiarazioni:

Su Zielinski

"Ho parlato con De Laurentiis, dicendogli che stiamo sondando il terreno nel rispetto delle norme. Ausilio ci dirà come agire, se tutto andrà in porto lo tessereremo per l'anno prossimo. Fa parte delle intuizioni che un'area sportiva deve considerare".

Su Thuram

"Ha sempre dimostrato di essere un talento, poi ha avuto un brutto infortunio. Siamo riusciti a prenderlo a parametro zero, è stata un'operazione molto importante. Ausilio e Baccin non l'hanno mai mollato. Bravissimo ragazzo, figlio d'arte, è molto importante avere un padre di quello spessore. Ho avuto modo di vivere un po' di tempo con loro e il papà lo segue molto".

Sui rinnovi

"Non abbiamo ansie perché giocatori che si svincolano non ce ne sono. Vogliamo consolidare il rapporto con i giocatori che manifestano attaccamento alla maglia, da Lautaro a Barella. Non c'è fretta, siamo garantiti sul piano contrattualistico. Abbiamo a che fare con grandi professionisti che stimano tantissimo il brand della società".

Sulla Juventus

"Devo dire che anzitutto tutte le mie esperienze sono state rilevanti. Quella alla Juve lo è stata, la cosa più significativa è la cultura della vittoria, che significa perseguire ogni piccolo particolare come se fosse essenziale. Oggi noi siamo una squadra e una società con mentalià vincente, che punta al percorso di crescita. La mentalità vincente è stata consacrata a Istanbul, i giocatori si sono allenati mentalmente su cosa significa vincere. Nella sconfitta si sono proiettati. Alla Juve da ogni professionista ho tratto spunto per arricchire la mia esperienza. Allegri? L'ironia fa parte del gioco, bisogna sempre sdrammatizzare. Poi è normale che noi facciamo il nostro percorso, loro fanno il loro".

Su Conte

"In questo momento è una risorsa che farebbe comodo a tante squadre. La speranza è che possa rimanere in Italia, dipende tanto da lui. Devo spendere una parola per Inzaghi. Considerando il divario d'età che c'è tra lui, Conte e Allegri, è in grandissima crescita. E' bravo sul piano umano, professionale, nella didattica dell'organizzazione di gioco. Siamo molto orgogliosi, il grandissimo merito va dato a lui".

Su Pavard

"È costato trenta milioni più due di bonus. Lui è campione del mondo, fa parte della nazionale, arriva dal Bayern. E' molto importante. Nel pre-gara facevano il paragone tra lui e Bremer. Devo dire che come caratteristiche sono un po' diverse, ma entrambi bravi. Pavard è un ottimo giocatore, completo nella fase di copertura e in quella di impostazione".

Su Ronaldo e l'addio alla Juventus

"Devo dire anzitutto che sono passati tantissimi anni. Torno sull'argomento solo per simpatia. Devo riconoscere i dieci anni alla Juve. Nel momento in cui la proprietà intende operare una strategia diversa, il manager deve fare un passo indietro. L'ho fatto, con il sorriso sulle labbra. Era giusto rispettare le volontà della proprietà e della società, che voleva ringiovanire il management. Ronaldo? L'operazione in parte mi trovava d'accordo, ma sul piano finanziario era molto impegnativa. Non è stato quello l'elemento che ha portato alla rottura e al divorzio. C'è stato un cambiamento di programma, la conclusione fisiologica di un ciclo".

Su Bellingham

"Sogni di mercato con budget illimitato? Ce ne sono tanti. Devo dire una cosa: è molto più difficile avere i soldi che non averli. Quando non li hai devi essere più creativo. Ce lo diciamo spesso con Ausilio. Bellingham è un giocatore che fa divertire".

Sul futuro

"Come sapete ho allungato ancora il contratto. Me l'ha proposto Steven Zhang e sono contento. Il mio contratto scade nel 2027 alla bella età di 70 anni. Sono innamorato del calcio e dello sport voglio creare una nuova vita, una nuova mission. Mi piacerebbe occuparmi a livello politico del calcio. Ieri sera? Grande soddisfazione, ma non abbiamo ancora vinto nulla".