Corre, si sacrifica, passa, lavora per i compagni, si accentra e conclude. E fa gol. E poi, a sorpresa, tira anche i rigori: la stagione di Bernardeschi è iniziata più che alla grande, e milioni di fantallenatori, che l'avevano preso con intense speranze, si ritrovano a sorpresa un centrocampista non solo titolare, ma anche prolifico come un attaccante. Arrivati alla 15esima giornata, difatti, sono già 7 i gol realizzati dal numero 10 Viola, che peraltro per la seconda volta in stagione ha strappato il rigore dal dischetto a Ilicic, e l'ha puntualmente trasformato. La sua fantamedia ad oggi è pari a 7.68: la quarta in assoluto in Serie A, se si escludono Murgia e Joao Pedro che hanno sinora giocato solo, rispettivamente, 3 e 2 partite. Davanti al fenomeno, da qualche mese anche azzurro, della cantera fiorentina, ci sono i soli Perotti, Suso, e Verdi: nessuno di loro, però, ha segnato quanto Bernardeschi, che arrivati a questo punto ha portato a casa gli stessi +3 di gente come Higuain e Callejon, giusto per citarne un paio. Ormai è lui il riferimento avanzato di sinistra, tanto nel 3-4-2-1 da esterno di centrocampo quanto da trequartista. Ieri, così come in altre occasioni, Sousa l'ha anche alternato a Tello invertendo le loro fasce di competenza. Anche in Nazionale, peraltro, il Berna è diventato un riferimento: "Spero che anche lui rimanga qui tanti anni”, ha dichiarato, a fine partita, Della Valle, confermando la volontà societaria di tenerlo in squadra fin quando sarà possibile. Milan, Inter, e Barcellona, però, hanno adocchiato le sue potenzialità da tempo. A maggior ragione adesso, dopo aver già scavallato quota 7 gol, dopo circa un terzo di campionato: il suo record personale, i 12 segnati in cadetteria, con la maglia del Crotone, nel 2013-2014, sono già nel mirino. E dire che nei due anni successivi, alla Fiorentina, ne aveva realizzato in totale solo 3.