A pochi giorni dal derby contro l'Inter, gara importante non solo per la sua storia ma anche per la classifica, l'attaccante rossonero Rafael Leao ha concesso una lunga intervista a Repubblica. Il giocatore portoghese ha parlato della partita, del suo momento di forma e anche della sua carriera da musicista: Leao ha infatti inciso un disco e vorrebbe continuare a coltivare questo suo talento. Di seguito i passaggi più interessanti dell'intervista a Leao.
Milan-Inter, Leao: "Vogliamo vincere"
Queste le parole di Leao su Milan-Inter: "Ricordo l'atmosfera unica del primo che ho giocato, peccato per la sconfitta, e quello vinto col mio assist a Ibra, peccato che non ci fosse il pubblico. Ora vogliamo vincere davanti ai tifosi. Scudetto? È presto: l'ultimo se lo è preso l'Inter, va rispettata. Ma un derby è un derby, vincerlo è importante".

Sulla musica
Sulla musica: "Hip hop e trap sono il mio hobby. Il mio nome d'arte è WAI 45: Way come cammino, 45 come il codice postale di Jamaica. Il sacrificio oggi è essere qui da solo, la mia famiglia è in Portogallo. È svegliarmi e non trovare la mia sorellina. Ma la cosa bella è che non hanno più nulla di cui preoccuparsi, posso dargli tutto".
Sulla Champions League
Sulla Champions League: "Era un sogno, fin da piccolo, e l'ho realizzato col Milan, la squadra delle 7 Coppe dei Campioni e di Kakà, Seedorf e Pirlo, che ammiravo, come Barcellona e United. Sono felice. Rischio eliminazione? Mancano 2 partite, 2 finali. Un punto in classifica è poco, meritavamo di più".
Su Ibrahimovic
Su Ibrahimovic: "La fiducia in noi stessi, la mentalità sono fondamentali per il successo, che uno sia calciatore o cantante. Zlatan è un fratello maggiore, gli sto sempre vicino. Lui sa che posso fare la differenza con i piedi, ma mi mostra che l'importante è la testa, restare sempre concentrato".
Sui dribbling
Sui dribbling: "È una fase importante del gioco. Sento la fiducia dei compagni che mi danno la palla, dribblo per ritrovarmi davanti alla porta e fare l'assist o il gol".
Sul suo ruolo
Sul suo ruolo: "A sinistra posso puntare l'avversario, c'è più spazio. Da centravanti devi tenere palla, da solo è più difficile. Nel 4-4-2, con un'altra punta, ti muovi di più. Ma gioco dove serve".