Skriniar, Regini, Krajnc: tanti, giovani, potenziali compagni di reparto per lui, l'unico inamovibile. Matias Silvestre è rimasto alla Sampdoria, ha rinnovato (cosa che probabilmente non avrebbe fatto, fosse rimasto Montella), ed ora rappresenta l'anello cardine del reparto difensivo doriano. Che, nelle prima due giornate, ha clamorosamente consentito al Doria di vincere entrambe le partite, e di salire in vetta alla classifica. E c'è molto anche di suo, dell'argentino 32enne che prepara la sua terza stagione blucerchiata al meglio. Ne ha parlato a Repubblica: ecco alcune delle sue dichiarazioni.
UN CARATTERE PARTICOLARE - "Le interviste non mi piacciono, faccio fatica anche dopo le partite. A parte quando ho chiesto io di parlare perché la squadra era in difficoltà e volevo metterci la faccia. E' il mio carattere... ed è una cosa che mi va contro, magari se ti tiene buoni i giornalisti ti danno anche una mano. Tanti mi hanno detto che in certi momenti della mia carriera, se avessi fatto qualche intervista o fatto uscire qualche notizia, sarei arrivato in Nazionale. Ma non mi interessa, sono contento lo stesso di quello che ho fatto".
IL RIFIUTO DEI SOCIAL - "Niente Twitter, Facebook, Instagram. Fra i giocatori più giovani non ne trovi uno senza. Quando si piantano davanti al cellulare per ore non li capisco... ma ripeto, questa è una cosa che mi gioca contro. C’è chi di notizie o di essere social ha fatto una carriera".
IL CASO CASSANO - "Mi dispiace, con lui ho un ottimo rapporto, siamo stati compagni ai tempi del Milan. Ma quella di restare è stata una scelta sua e io non posso giudicarlo".
LA DIFESA DI GIAMPAOLO - "E' stato bello ritrovarlo. Quello che mi ha insegnato me lo sono portato dietro in altre squadre. Quando dopo Empoli mi hanno detto che avevo giocato bene, ho risposto che era andata bene la difesa. A Catania giocavamo bene ma abbiamo perso spesso per episodi o errori individuali. Quest’anno speriamo di fare molto bene per la Samp, per i tifosi, per noi stessi ma anche per lui, che se lo merita. Siamo partiti con il piede giusto, e quando vedi che il lavoro paga prendi fiducia".
OBIETTIVO: FARE GOL - "Sono uno che ha sempre segnato. Quest’anno voglio arrivare a 3-4 gol, ci tengo. Devo metterci qualcosa in più io ma anche gli altri, non abbiamo fatto granché da corner in questi ultimi anni. Però ho fiducia, il mister cura molto le palle inattive. Contano i dettagli, a volte si decide tutto per dei centimetri".
LE PASSIONI - "Mi piace stare tra la gente. A Genova si sta bene, io vivo a Nervi, anche qui i tifosi chiedono autografi ma diciamo che a Catania e Palermo era un po’ diverso. Sennò a casa ci guardiamo tante serie, le migliori 'Prison break', 'Breaking bad', 'Mad men'".