Valentino Lazaro, giocatore del Torino, ha rilasciato un'intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport in merito alla stagione che verrà.
Torino, intervista a Lazaro
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
Su Vanoli
"Parla sempre tanto con noi quinti, sinistra o destra. La sua visione del ruolo è significativa. È importante per me perché posso imparare molto da lui, in tanti dettagli. Conoscevo Vanoli già dall’Inter, era nello staff di Conte, ha portato il suo modo di lavorare anche qui. E per la mia posizione è un grande aiuto”.
Sui gol
“Dal primo giorno a Torino l’allenatore ha detto chiaramente che vuole vedere più gol dai quinti. Dice che aveva visto le partite dell’anno scorso e da noi pretendeva di più. Con il suo stile di gioco siamo più pericolosi in zona gol, mi chiede di entrare più nel campo, posso fornire assist e segnare. Sono felice che a Metz abbia funzionato”.
E ha proseguito: "Amo l’Italia e Torino. Non ha avuto periodi facili dopo l’Inter, ho giocato per buoni club, ma era sempre un prestito. Non puoi mai sentirti veramente come a casa, ben accolto. Questo è il mio terzo anno al Toro, ci sto molto bene e penso che con questo staff tecnico, con la loro serietà, possiamo davvero fare un passo avanti. Perché voglio tornare in Europa”.
Sul ruolo
“Ho giocato dappertutto: destra, sinistra, davanti o dietro. Seguo l’allenatore. A destra è un po’ più semplice crossare subito, a sinistra devo rientrare. Ma posso far tutto. Se fossi allenatore mi metterei forse a destra, ma va bene anche cambiare”.
Sulle punizioni
"Ho sempre segnato su punizione, però ne abbiamo tanti che le tirano bene, Ilic, Ricci o Linetty. I calci piazzati servono: decidono le gare difficili”.