Nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti tra i gruppi organizzati del tifo juventino e la criminalità organizzata, l'ex direttore commerciale della Juventus Francesco Calvo ha spiegato il sistema dei biglietti al Pm Toso. Ecco le sue parole riportare da La Stampa: "Per garantire una partita sicura, davo più biglietti agli ultras, anche se sapevo ci facevano business. Facevo questo perchè ritenevo la mediazione con questi gruppi una soluzione buona per tutti, anche se sapevo di aggressioni, minacce ed altro".

Calvo precisa: "I biglietti erano venduti, non regalati, anche se mi dispiaceva sottrarre disponibilità ad altre persone. Non ho avuto il coraggio di trovare altre soluzioni per i tifosi di quel genere. Si permetteva ai capi ultras di comprare più biglietti di quanto era possibile agli altri, cioè quattro".

Rocco Dominiello, esponente della criminalità, arrestato un mese fa per un'inchiesta più ampia dall'antimafia torinese, sarebbe stato l'uomo che metteva d'accordo i gruppi ultras, secondo Calvo: "Credo avesse un ruolo di equilibrio e non mi preoccupava potesse causare comportamenti contro l'ordine pubblico. Mi preoccupano di più i Viking o i Bravi ragazzi. Come manteneva l'equilibrio? Non ce lo siamo mai chiesti".