Fabiano Parisi, terzino sinistro dell’Empoli e della Nazionale U21, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Il laterale mancino è uno dei giovani più interessanti emersi nell'ultima stagione dell'Empoli ed è attenzionato da molti club.

Intervista a Parisi sulla stagione

Salvezza?
«Questa è una società molto importante, siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo, peccato non essere riusciti a festeggiare questo risultato domenica scorsa contro il Torino, davanti ai nostri tifosi. Ma una sconfitta non può cancellare tutto ciò che di buono ha fatto l’Empoli in questa stagione».


Personalmente, com’è stato l’impatto con la Serie A?
«È un campionato molto difficile, io ho sempre lavorato duro per riuscire ad arrivarci e soprattutto per farmi trovare pronto ad affrontare una categoria così impegnativa, sia a livello tecnico sia a livello fisico. Non penso di aver sofferto tanto, credo molto nelle mie qualità e sono riuscito ad affrontare ogni partita mettendo sempre in campo tutto quello che potevo. Ora mi auguro di chiudere al meglio il campionato e di potermi ritagliare uno spazio in Serie A per tanti anni».

Parisi sull'Inter


L’avversario che l’ha colpita di più?
«Alexis Sanchez. All’andata contro l’Inter mi ha davvero impressionato: esplosivo, tecnico, potente nelle gambe e magico nei piedi, fa tutto a una velocità pazzesca. Era la mia prima da titolare in Serie A, non male...».


Stavolta, invece, probabilmente le toccherà sfiderà Dumfries. Preoccupato?
«È uno dei migliori nel ruolo, sarà bellissimo e stimolante sfidarlo. A me piace affrontare i campioni anche per misurare la mia crescita. Mi toccherà una gara di sacrificio, dovrò stare molto attento alla fase difensiva. Però anche a me piace spingere e cercherò di metterlo in difficoltà».

 

Parisi sul mercato e sul futuro


Lei e Asllani piacete all’Inter e con Zurkowski siete sul taccuino di altri top club. Ne parlate?
«No, non pensiamo al nostro futuro, siamo concentrati sul presente. Poi, certo, essere accostati alle grandi squadre è stimolante e gratificante. Ma bisogna rimanere con i piedi per terra e pensare soltanto alla prossima partita».


Davvero non pensa al futuro?
«Ripeto, voglio chiudere alla grande il campionato, magari vendicando a San Siro quell’ultima volta in A contro l’Inter, che all’Empoli costò la retrocessione. Sarebbe un regalo per i nostri tifosi. Poi penserò ai tre impegni con l’Under 21, importantissimi. Solo dopo ragionerò col mio procuratore Mario Giuffredi sul mio futuro. Prenderemo la decisione migliore per il mio percorso».

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