In una diretta Instagram con Cannavaro, Luis Figo ricorda i tempi dell'Inter: "Roberto Mancini è stato una delle persone che più mi ha umiliato in carriera. Quando giochi, gli allenatori sono tutti bravi. All'Inter non ho avuto una buona esperienza con Mancini, soprattutto dal punto di vista umano con lui mi è rimasto questo ricordo. All'Inter ho sofferto, avevo 34 o 35 anni e ho vissuto momenti complicati. Non chiedevo di giocare sempre, però non è che mi devi far giocare ma farmi scaldare 85 minuti per farmi giocare 3 e vedere se esplodo non è normale. Tu devi essere professionista e accettare le scelte dell'allenatore ma il rapporto non è più lo stesso dopo. Se si parla, il giocatore capisce: può essere un conforto".
Sul passaggio dal Barcellona al Real Madrid: "Fu una decisione difficile e importante: vai via da una città che ti ha dato tanto ma avevo bisogno di riconoscenza da parte di chi gestisce il club. Non l'ho ricevuta, così se hai un’altra proposta ci pensi. Il presidente mi ha detto 'porta i soldi e vai via': se uno ti dice così ti incazzi, soprattutto se cerchi di dare tutto. All'inizio a Madrid non è stato facile, era tutto nuovo: ma l'inserimento è stato veloce e con l’aiuto di tutti sono stato bene".
Poteva arrivare prima in Serie A: "Quell'estate potevo andare anche alla Lazio, era una squadra forte e aveva i soldi per comprarmi: volevano pagare la mia clausola. Ho scelto bene, cercavo una squadra che aveva grande obiettivi: non è andata male".