Lunga intervista sulle pagine di Tuttosport al direttore sportivo della Juventus, Fabio Paratici, che svela un interessante retroscena sull'attuale allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic: "Molto bello rivederlo in panchina, un sollievo. Sono amico di Sinisa, molto amico. E vi confesso che è stato molto, ma molto vicino a essere l'allenatore della Juventus, anche se non vi rivelerò esattamente quando. E' un guerriero, lo sapevo, adesso ne ho avuto un'altra conferma".

CONTE ALL'INTER - "Un po' di effetto me lo fa, anche se all'inizio di più, ora mi sti abituando (ride). Resto legato a Conte, con lui abbiamo vinto i primi tre scudetti. E la Juventus gli deve molto come calciatore e come allenatore, grande riconoscenza. Sinceramente non avevo dubbi che il duello per lo scudetto sarebbe stato con lui e non ho dubbi che sarà durissimo e andrà avanti fino alla fine. Resta un amico per cui gli dico: in bocca al lupo. Ma non troppo".

LA SCELTA SARRI - "Perché lui? Negli anni precedenti ci aveva colpito con il Napoli e avevamo provato sulla nostra pelle quanto era bravo. Poi ha mostrato grande calcio anche in un ambiente difficile come il Chelsea e come la Premier League. Non è facile da straniero in un altro calcio e lui è arrivato terzo in Premier e ha vinto l'Europa League. Il mix di queste cose ci ha spinto a considerarlo l'allenatore ideale della Juventus, fin dall'inizio. E' stata la nostra prima idea".