Inter, Conte: "Perisic sta facendo bene, così come Hakimi. Su Barella..."

Sulla partita con la Lazio

 "Abbiamo preso gol nel momento migliore, stavamo dominando la partita. Poi è stata brava la Lazio a segnare con il loro marchio di fabbrica però dopo qualche minuto abbiamo anche ripreso a giocare e cercare di fare gol, basti pensare al palo di Brozovic. C'è comunque soddisfazione nel venire all'Olimpico e fare questo tipo di prestazioni. È il calcio. Ho fatto il calciatore e so che i miei hanno giocato con grande voglia e che sono i primi ad essere dispiaciuti. Non dimentichiamoci che l'anno scorso abbiamo lasciato tre punti contro la Lazio dandogli fiducia, questa volta è stata diversa".

Su Perisic

"Sono molto contento di Ivan. È un calciatore che in fase offensiva può creare grandi cose, lo ha fatto anche sull'assist per il gol. È normale che debba lavorare sulla fase difensiva, così come anche Hakimi. Ma Ivan mi sta sorprendendo in positivo. Queste sono partite che aumentano l'esperienza in quel tipo di posizione".

Su Barella

"Penso abbia fatto una buonissima partita. Aveva giocato anche dietro le due punte a Cagliari, è inevitabile che in quella posizione ti dà buona qualità e più equilibrio in fase difensiva. Sto abituando tutti i miei centrocampisti a giocare in tutte e tre le posizioni. Ci aspetta un'annata dura e stancante. C'è bisogno di essere duttili e sono contento".

Sul cambio modulo

"Penso che in situazioni estreme cambi togliendo però certezze tattiche clamorose perché diventa tutto improvvisazione e può succedere di tutto. Quando cambi sistema di gioco è perché devi recuperare qualcosa e la butti sull'improvvisazione. Se continui a giocare con il solito sistema di gioco continui ad avere certezze". 

Sui ricambi

"Abbiamo due attaccanti come Lautaro e Romelu, poi ci sono Sanchez e Pinamonti: siamo giusti. È il minimo per affrontare una stagione impegnativa. Alexis è meno goleador ma è più qualitativo, lo alterno con gli altri due".

Su Juventus-Napoli

"Sinceramente ci sono le persone competenti per queste situazioni. L'allenatore deve pensare all'allenatore, ci sono altri che dovranno pensarci".