Istituito del ruolo di consigliere ufficiale del club, Massimo Moratti, nonostante sulla carta non abbia più legami con l'Inter, continua a rappresentare una figura importante che il Suning ha confermato saggiamente di voler tenere sempre in considerazione. E' così che in occasione nel decennale della scomparsa di Giacinto Facchetti, l'ex numero uno nerazzurro ha espresso la sua opinione sui temi più caldi del momento, a partire dagli acquisti multimilionari delle ultime ore del mercato.
JOAO MARIO E GABIGOL - "Il primo è un gran bell’acquisto, il secondo è un giovane interessantissimo, un investimento per il futuro. Forse manca un difensore, ma non era facile trovarne uno all’altezza. E poi sono felicissimo che sia rimasto Icardi. Mancini? Non si capisce bene alla fine chi abbia rotto per prima: se lui con la proprietà o viceversa. Comunque erano tre mesi che le cose stavano in un determinato modo”.
Parole importanti anche quelle spese su de Boer, che Moratti giustifica e per il quale chiede tempo viste le critiche ritenute eccessive. Queste le parole raccolte dalla GdS. “Se sarà semplice rimettere a posto la stagione? Beh, dopo avere cambiato allenatore ad agosto mi sembra ovvio. Frank de Boer è un ottimo tecnico, ma è arrivato nel calcio italiano da troppo poco. Bisogna avere pazienza e non addossargli tutte le colpe di questo avvio di stagione. Anche all’estero ho letto di critiche francamente esagerate. Ma lui è arrivato a venti giorni dalla fine del mercato e con la preparazione già avviata. Per onestà intellettuale bisogna concedergli almeno un mese ancora per poi esprimere dei giudizi sul suo operato. La difesa a tre di Verona e la posizione di Banega? Ecco, lui deve lavorare per non crearsi delle critiche supplementari. Per questo deve farsi consigliare bene da chi gli sta intorno, dal suo staff, e deve capire il calcio italiano studiando gli avversari”.