Serve una vittoria al Milan per continuare la corsa al sesto posto occupato, momentaneamente, dall'Atalanta. La squadra rossonera potrebbe sfruttare questa giornata dal calendario favorevole per scavalcare gli orobici in classifica. Queste le parole di Gattuso nella conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Hellas Verona di Pecchia: "Non dobbiamo rifare gli stessi errori che abbiamo fatto contro il Benevento perché in questo momento ci stiamo giocando l'Europa League. E' una partita importante, priorità a domani, poi prepariamo la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Contro le piccole facciamo fatica e non riusciamo a portare il risultato a casa, dobbiamo affrontare la partita con la testa giusta. A Bologna non abbiamo giocato una grandissima partita, abbiamo rischiato di pareggiarla. Domani dobbiamo dimostrare di stare bene, comunque ho visto la squadra molto più brillante e libera dopo la vittoria".

SETTIMANA CLOU DELLA STAGIONE - "La sento molto e la vivo col mio stato d'animo. Ora sono concentrato su come finire la stagione, senza ascoltare le chiacchiere e toccando con mano la situazione della squadra. Sento che si parla del mercato, del bomber, ma da parte di tutti noi c'è solo l'obiettivo di chiudere in bellezza, facendo qualcosa di importante e poi vedremo".

IL VAR IN EUROPA - "Io posso parlare da uomo di sport e dire che il VAR cancella gli equivoci e funziona. Non capisco come l'UEFA possa farsi male da solo, c'è in ballo denaro e molto in gioco. È una cosa che funziona, perché non averlo nelle coppe europee? Vorrei dire tante cose ma non sta a me giudicare, faccio l'allenatore del Milan e devo pensare ad altro. Però ripeto, con il VAR le situazioni si giudicano in un secondo, anche perché non capisco cosa fanno gli arbitri di linea. Lì non si vede nulla, è una zona buia, come fa uno da lì a vedere se un giocatore la tocca con la mano girato di schiena? Perché pagare gente in più quando basterebbe uno schermo?".

BONAVENTURA - "Cosa dovrei dire? Siete voi che scrivete che lo vogliono tizio e caio. Ma lui ha un contratto, quando si giocano 50 partite è normale avere alti e bassi ma lui non ha mai detto di voler andare via. Nemmeno la società mi ha mai detto che lo voglia vendere, anzi penso stiano parlando del rinnovo. Io l'ho sempre fatto giocare perché so cosa può darmi, c'è enorme fiducia in lui"

ROMAGNOLI - "Romagnoli può essere della partita, ha fatto tutto con la squadra. Vediamo domani".

IL MERCATO DEL FUTURO - "Ho sempre detto che per migliorare questa squadra servano tre o quattro giocatori. Siamo giovani, per alzare l'asticella serve spiriti e mentalità, gente abituata a certe tipo di gare. Può essere vero che stiamo cercando gente di esperienza ma non basta, cerco leader e gente che sappia giocare a calcio".

BIGLIA - "Ad avercene gente come Lucas. Nel calcio c'è gente brava e meno brava, poi ci sono gli atleti, i professionisti e i campioni che sanno come vivere questo mondo. Lui è un pazzo scatenato, vuole lavorare sempre e stare sempre con noi. Questo è lo spirito che voglio, per me è fondamentale e così devono essere, un segnale per tutti. Mi strappa un sorriso perché è ancora un po' storto ma vuole esserci comunque. Parlando seriamente, è ancora lontano dallo stare bene. E ne approfitto per dire una cosa, ne ho sentite troppe su di lui. È forte, ha grande mentalità, e gioca titolare nell'Argentina non a caso".

KALINIC - "Io parlo ogni giorno con tutti e ho un rapporto splendido con tutti. Vado d'accordo con tutti ma in alcuni momenti vanno prese responsabilità e dobbiamo ricordarci di che maglia indossiamo, che la vittoria e la sconfitta non sono uguali. Quando si perde deve bruciare. Dopo la mia scelta di metterlo fuori, con Nikola è andato tutto bene. Si allena sempre con grande professionalità, si ferma anche dopo l'allenamento a calciare e sono contento di come si comporta. Ci mancano i gol delle punte, è vero, mettiamoli in condizione di fare gol".