"Confermato Olsen in panchina? Vediamo, faccio l'ultimo allenamento e poi vediamo. Forse in questo caso, non parlo solo di Olsen, dovrò aspettare anche l'allenamento di domani mattina".  

Le ultime parole di Claudio Ranieri in merito o meno all'utilizzo di Olsen, nella conferenza stampa prepartita, erano state queste. Contro la Fiorentina, qualche ora dopo, sarebbe sceso in campo Mirante, che all'attivo, nonostante i due gol subiti, conterà almeno altrettante parate decisive. Una prestazione convincente, insomma, peraltro suggellata dal 6,5 in pagella, che a questo punto rende legittimo il dubbio: da qui a fine campionato, il portiere svedese tornerà titolare? 

Perchè l'impressione è che Ranieri abbia deciso di dare un taglio alle prestazioni piuttosto deludenti di Olsen, non ultima quella contro il Napoli, contro cui il portiere porta sulla coscienza la mancata presa bassa, non proprio impossibile, su cross di Callejon in occasione del gol di Mertens. E' però una valutazione nel complesso quella che ha probabilmente fatto il mister giallorosso, passata attraverso l'errore contro il Genoa che allora favorì Piatek, l'erroraccio salvato poi dal gol annullato a Lazovic così come la parata piuttosto goffa su tiro di Ciano a Frosinone, parzialmente riabilitata dal finale arrembante e dalla conseguente vittoria. Magari anche qualche sensazione che in alcune circostanze si sarebbe potuto dare di più, come in occasione dell'autogol di Jesus con l'Empoli. 

Non che la stagione di Olsen sia stata un disastro, anzi, ma è questo un momento in cui la Roma ha probabilmente bisogno di altro. Certamente non di errori improvvisi. Mirante scalda i guanti.