Prova a sorridere il Bologna, nonostante la terza sconfitta di fila. Mihajlovic ha sì ridato coraggio e verve ad una squadra apparsa svuotata, durante la fase finale della gestione Inzaghi, ma i risultati continuano a non arrivare. Colpa, forse, anche dei pochi gol realizzati e di una serie di acciacchi che il tecnico ha così discusso ieri a Udine: "Ci siamo allungati troppo anche perché in campo c’erano Orsolini e Palacio che tornavano da un infortunio e Dzemaili che non giocava da tanto, non ce la facevano più e non ce l’abbiamo fatta a ripartire. Ho detto ai giocatori di non mollare e di non buttarsi giù. Sanno cosa fare e come farlo, abbiamo già fatto un grosso lavoro e sappiamo dove migliorare. Non ci resta che farlo. Nei momenti di sofferenza bisogna essere più squadra, più compatti.  La fase realizzativa va migliorata senz’altro, ma anche la mentalità nei momenti difficili va rafforzata". 

E chissà che a farlo non possa essere anche Mattia Destro, che con il tecnico serbo in panchina s'è sbloccato, realizzando il suo primo gol stagionale, contro il Genoa, e ora pronto a tornare a disposizione, contro il Cagliari. In mattinata la squadra felsinea ha ripreso gli allenamenti, e mentre chi ha giocato a Udine ha lavorato in palestra, tutti gli altri hanno svolto lavoro sul campo, compreso, appunto, Destro. Che ora quindi si gioca una maglia da titolare con Santander, che non è apparso in grande forma nelle ultime uscite. Tornerà titolare e al gol, il centravanti ex Roma e Milan, tra le altre?