L'Udinese è reduce da un mese di gennaio molto difficile sotto tanti punti di vista, e contro il Torino chiede un'inversione di rotta. Come garantisce anche il portiere Marco Silvestri.
Udinese, le parole di Silvestri
Ai microfoni di Sky Sport, l'ex Verona ha parlato della sua avventura in bianconero, dei suoi sogni e dei suoi obiettivi. Ecco le sue parole:
“Ho quasi 31 anni, li compirò fra un mesetto e penso di poter dire di essere a un punto giusto della mia maturazione professionale. Ho fatto davvero tanta gavetta e arrivare in Serie A è stata tanto, tanto dura. Una volta che ci arrivi, poi, ti accorgi che la cosa veramente difficile è rimanerci, ed è quello che sto facendo in ogni partita qui all'Udinese”.
Sulla nazionale
"Sono davvero molto legato al sogno azzurro. Io sono cresciuto con questo sogno in testa e non me lo tolgo. Ho fatto qualche presenza con le nazionali giovanili, e poi ho ricevuto una convocazione con la nazionale maggiore, ma questo non mi è di certo bastato. Voglio tornare in nazionale perché faccio fatica ogni volta che vedo le convocazioni del CT e non leggo il mio nome. Faccio fatica in questo, anche se devo ammettere che in Italia ho a che fare con portieri di altissimo livello, lo riconosco. Detto questo, mi impegnerò sempre al massimo per arrivarci in qualche modo”.
Sulla salvezza
"E' il nostro obiettivo minimo, da raggiungere in tutti i modi. Arrivavamo da un momento ottimo a fine dicembre, poi è successo di tutto a ostacolare il nostro cammino, lo sappiamo. Abbiamo avuto grossissime difficoltà ma adesso si riprende con una partita molto difficile, sì, ma nella quale dobbiamo assolutamente fare punti. Dobbiamo farli perché l'Udinese è una squadra che deve assolutamente rimanere in Serie A”.
Su Beto
"E' un grandissimo esempio, perché a essere onesto personalmente quando ho letto di questo acquisto da parte dell'Udinese, non sapevo chi fosse. Poi arriva e lo vedi che è un giocatore che ha grandissime qualità, ma soprattutto un potenziale ancora più alto”.
