Tra le rivelazioni di questa stagione c'è il centravanti del Bologna Federico Santander, autore di 2 dei 4 gol dei felsinei. A l Resto del Carlino il paraguaiano ha spiegato che il suo obiettivo primario non è il gol: "Ho scelto Bologna perché un giorno mi piacerebbe conquistare qui l’Europa. Lo stesso percorso lo abbiamo fatto per gradi al Copenaghen ed è stata una grandissima soddisfazione. Poi in carriera sono stati anche un anno e mezzo senza segnare, quindi quando sono venuto qui non ho pensato a questo".
Com'è la Serie A: "In mente ho sempre avuto tre campionati, Premier, Serie A e Liga. L’impatto con il campionato italiano è stato difficile, ho perso degli allenamenti in estate per via di una vite nella tibia e in linea generale mentre in Danimarca in allenamento si sta in campo circa 40 minuti, qui durano due ore".
Sul tecnico Inzaghi: "Mi ha sempre chiesto prima il lavoro per la squadra, perché se una punta lavora bene poi segna anche. Qui ho capito che gli attaccanti prima devono difendere e poi attaccare. Mi sono adeguato in fretta".
Santander spiega perchè lo chiamano ropero che in spagnolo significa armadio: "Tutto è iniziato nel 2011 quando avevo giocato una partita con la Nazionale, un giornalista mi chiamò così per la mia stazza e per come la uso. In Sudamerica tutti hanno un soprannome e a me questo non dispiace affatto".
Superato qualche problema fisico: "Avevo bisogno di tempo per entrare in condizione. Contro la Roma nel primo tempo avevo avvertito un problema muscolare, parlai con Inzaghi e gli dissi di cambiarmi, ma poi sono rimasto in campo e ho segnato”.