La reazione anche mediatica della Juventus, dopo la gara di Bergamo, nei confronti del dibattuto intervento della VAR, ha scatenato reazioni e commenti da diverse parti. Nell'ordine, cerchiamo di riassumere i punti di vista principali sulla questione.

ALLEGRI POST ATALANTA-JUVE - "E' uno strumento importante, ma se vogliamo far diventare il calcio uno sport che non è più sport continuiamo a usarla per episodi soggettivi. Allora a marzo, quando le partite varranno una stagione, dureranno dalle tre alle quattro ore. La Var deve essere usata per episodi oggettivi: se il fallo è dentro o fuori area, se è fuorigioco. Altrimenti vedrete che si finirà a mezzanotte. Se vogliamo che la gente stia di più allo stadio continuiamo a usarla così".

MASSIMO MAURO A CRC - “La VAR è una barzelletta. Preferisco le proteste e i capannelli attorno all’arbitro. Quello che si vede in tv non c’entra niente con quello che succede in campo. E’ finzione! Nel caso di una trattenuta l’arbitro dev’essere lui bravo a capire se l’intensità della trattenuta è tale da fischiare un fallo. Se non crediamo all’onestà degli arbitri allora chiudiamo il calcio. Non è vero che gli errori vengono corretti, basti pensare al rigore concesso contro la Juventus a Genova quando c’era fuorigioco di partenza. Non è pensabile annullare un gol dopo un minuto. E’ una roba da burocrati che non capiscono di calcio”.

L'EDITORIALE DI SKY - "VAR. Vedere. Aiutare. Risolvere. La funzione del VAR, una persona non una macchina, è soltanto questa. Dopo 7 giornate, quasi un quinto di campionato, si può anzi si deve fare un primo bilancio. Ed è positivo. Molto positivo. I risultati della sperimentazione, perché non va dimenticato che di questo si tratta, vanno oltre i difetti del tutto prevedibili in una fase di test. Sono diminuiti gli errori e - nonostante alcuni irriducibili contestatori - sono diminuite le discussioni in campo. Tutto questo, a fronte di qualche minuto in più di recupero e senza diminuire la quota di tempo effettivo rispetto alle pause".

TAVECCHIO - "Il Var in sette giornate ha riconosciuto un solo errore, confermato quattro decisioni arbitrali e apportato 21 cambiamenti. Senza il Var queste 21 decisioni avrebbero preso un'altra strada, e questo è l'unico discorso che tiene, il resto sono chiacchiere. Allegri dice che si rischia di giocare quattro ore a primavera? In questo momento il Var, nonostante i ritardi, sta facendo giocare di media un 1'50'' in più rispetto a prima. Noi dobbiamo guardare le statistiche. Quelle contano, non le chiacchiere. Bisogna avere pazienza, siamo considerati in maniera egregia dalla Fifa".

NICCHI - "Per Allegri a marzo le partite dureranno tantissimo per il Var? Vuol dire che ci si diverte di più. Se il costo del biglietto è lo stesso va benissimo. Il VAR è uno strumento che se affinato porterà enormi vantaggi: ci sono vari elementi positivi: si sono azzerate le ammonizioni per protesta e il gioco violento. Questo fa bene anche agli arbitri che vanno in campo tranquilli, anche perché hanno un paracadute importante".

FERRERO - "Se ha ragione Allegri che in primavera le partite dureranno molto di più? Questa cosa dello schermo dura pochi secondi, molte volte l'arbitro prende la decisione senza andare a vedere lo schermo. Gli arbitri sono umani e cercano di non sbagliare, ma non sono in malafede. Parlandone male invece stiamo facendo l'errore di allontanare la gente dagli stadi. Nell'era di oggi il Var ci sta bene, ma penso che si sia perso un po' di colore e anche un po' di tempo durante le partite. Per me è importante che l'arbitro rimanga, così si perde anche il gusto di reclamare o di dire che ha fatto bene. Del resto io sono cresciuto nei bar, dove si discuteva dal lunedì al venerdì". 

CAIRO A RADIO 24 - “Il Var in queste ultime partite ci ha penalizzato ingiustamente! Credo fermamente che il Var sia una bellissima innovazione ma gli arbitri devono stare molto attenti nel decidere quando fischiare”.