Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Bologna. Domani alle 20:45, allo stadio Castellani, appuntamento contro la formazione di Thiago Motta.
Empoli, la conferenza stampa di Zanetti
Di seguito le dichiarazioni del tecnico dell'Empoli durante l'incontro con la stampa:
"In realtà non è stato un ritiro punitivo ma per stare insieme come succede nelle migliori famiglie come quando le cose non vanno. Siamo andati a scavare sui motivi per cui accadono certe cose. Ci siamo compattati, ma adesso dobbiamo ripartire. La rabbia è tanta e dobbiamo riversarla in campo. La partita di domani va affrontata di orgoglio, per questo la settimana corta ci dà una mano. Siamo arrabbiati con noi stessi e deve scattarci dentro la voglia di riscattarci. Siamo disposti a toglierci anche la libertà, quando vai in ritiro tocchi il tempo, le famiglie, i figli. L'abbiamo fatto per far scattare qualcosa anche nell'inconscio. Tutti i ragazzi tengono alla causa e al club, a me anche. Problemi non ce ne sono ma inconsciamente accade che riusciamo a dare la stoccata finale.. Ho sentito i tifosi molto vicini, domani verranno in massa in maratona a spingerci. Ora abbiamo delle partite che affronteremo una alla volta, tutto è ancora in mano nostra, ma dobbiamo mettere in campo il 100% senza abbassare la guardia. Che spiegazione ci siamo dati? Le risposte sono tante, se faccio questa domanda ai ragazzi mi arrivano risposte diverse. Ci è mancata esperienza nella gestione, in più inconsciamente pensavamo forse di avercela già fatta, ma in A ci sono campioni che spostano gli equilibri. Abbiamo fatto un'esperienza che preferivo non fare, ma da quello che è emerso c'è tanta rivalsa e spirito di reazione alla figuraccia. Abbiamo però anche analizzato le cose buone che abbiamo fatto, per settanta minuti e passa siamo stati quasi perfetti. Questo è un segnale importante, è lì la base. Si rischia di vedere tutto nero, ma noi dobbiamo avere ben chiari i nostri punti di forza. E da lì si riparte"
Sul Bologna
"Il Bologna va affrontato come una grande squadra, per il calcio che esprime lo è. Ha calciatori importanti, vivono sulle ali dell'entusiasmo. Va affrontata con grande umiltà, spirito di sacrificio e unità. Dobbiamo ritrovarci a fare le prestazioni che in passato abbiamo fatto contro le grandi. Non dobbiamo smarrirci per un episodio negativo. Devo mettere in campo i calciatori che stanno meglio anche in base al fatto che giocheremo partite ravvicinate. Se l'Empoli deve correre il doppio degli avversari? Sicuramente dobbiamo essere predisposti a farlo, ma se corriamo il doppio degli avversari significa che loro hanno meno la palla. Abbiamo davanti una squadra forte e in salute, che sta facendo un campionato importante. Quando uso la parola umiltà intendo che dobbiamo essere pronti a soffrire. Dobbiamo fare di tutto per non prendere gol. Col Sassuolo siamo stati anche sfortunati, ma dobbiamo tirar fuori tutta la nostra solidità".
Su Henderson
"Può essere importante, in queste partite sarà sicuramente utile. Lo avrei messo con il Sassuolo, poi sono stato costretto a cambiare Parisi. Lui può essere utile in più ruoli"
Sui laterali
"Credo che Ebuehi abbia fatto una partita straordinaria contro uno dei giocatori più forti nell'uno contro uno. Non ha molte caratteristiche offensive, altrimenti giocherebbe nel Real. Parisi invece spinge tanto, è uno tra i primi a livello di numeri, gli chiedi di aumentare gli assist e la concretezza. Parisi è uno dei terzini più forti a fare entrambe le fasi, deve crescere nella concretezza offensiva"
Sull'attacco
"A me col Sassuolo l'attacco è piaciuto, sono stati una spina nel fianco. Oggi ho una bella sensazione, ma ci sono tanti giocatori. Voglio recuperare anche Pjaca: ha fatto fatica ma può darci una mano e fare la differenza".