Gianluca Mancini, difensore della Roma che in stagione ha collezionato 31 presenze ed un gol in giallorosso tra campionato e coppe, ha parlato oggi in una diretta instagram attraverso l'account del club: "E' assurdo questo coronavirus e sapere di aver al nostro fianco una società che non si ferma, ma aiuta come con Spallanzani, mi rende felice di far parte di questa società".

L'assenza dai campi da gioco

"Manca tanto lo sport, io sono un amante. Meno male su Sky fanno vedere vecchie partite, ma andare a Trigoria, stare con i compagni, lavorare sul campo e migliorare è la nostra quotidianità. Restare in casa non siamo abituati". 

La quarantena

"Ho la fortuna di avere un giardino ed ogni tanto due calci al pallone riesco a darli, ma non è lo stesso. Questo è un momento difficile, ma scopriamo cose nuove, come stare in famiglia. Mia moglie non è abituata a stare con me h24Mi sveglio verso le nove e mezza e faccio colazione. Mi alleno la mattina o il pomeriggio. La Roma ci ha dato dei programmi e dei macchinari per allenarsi. Faccio cose che prima non facevo come apparecchiare, sparecchiare. Dopo l'allenamento guardo le serie tv con mia moglie o facciamo dei puzzle. Qualche ora alla play online, poi film e letto".

L'esordio in giallorosso

"E' stato in panchina. Ero emozionato, all'Olimpico avevo giocato da avversario, ma non con la maglia della Roma".

Gli attaccanti avversari

"Con Higuain e Mertens quando sono contro di loro ci penso tanto e li studio tanto in settimana. A volte vado in difficoltà. Anche Lautaro, un giocatore forte che farà una bella carriera".

Il ruolo del difensore

"Quando parti dal settore giovanile cambi tanti ruoli. Ho fatto l'esterno alto e l'attaccante. Poi mi sono concentrato sul centrocampo, ma al primo anno di Primavera nella Fiorentina, vedendomi a centrocampo, mi vedevano leggermente in difficoltà a causa di un fisico più grande. Anche con Montella, che era in prima squadra, decisero di mettermi in difesa".

Gli idoli

"Uno è Materazzi, l'altro è Nesta".